Rocchette, ex bandiera blu ora vietata ai bagnanti: lago fortemente inquinato

Enterococchi intestinali oltre tre volte i limiti: scatta il divieto di balneazione. Nel mirino anche gli scarichi fognari del Vevera.

ARONA – La spiaggia delle Rocchette, un tempo fiore all’occhiello del turismo aronese e insignita della Bandiera Blu nel 2017 e 2018, è oggi al centro di un’emergenza ambientale: l’area è stata dichiarata non balneabile a causa di un grave episodio di inquinamento delle acque del Lago Maggiore.

L’Arpa Piemonte ha infatti rilevato, nell’ultimo campionamento, una concentrazione di enterococchi intestinali di 1986 MPN/100ml, ben oltre il limite massimo consentito dalla normativa, fissato a 500 MPN/100ml. Un valore preoccupante, più di tre volte sopra la soglia, che ha costretto il sindaco Alberto Gusmeroli a emettere un’ordinanza di divieto di balneazione temporaneo, in attesa dei prossimi controlli.

Una beffa amara per la città, che proprio sabato scorso aveva celebrato la riapertura della spiaggia, rinnovata con un nuovo bar e un servizio di salvataggio, pensato per rilanciare il turismo estivo.

Vevera, scarichi nel mirino

Nel frattempo, anche il torrente Vevera torna a far discutere. Il Comune ha chiarito che il recente sversamento avvenuto nella zona è stato causato da un troppo pieno fognario, che ha determinato il rilascio di reflui non depurati. L’azienda AcquaNovaraVco, intervenuta per risolvere il problema, ha anche provveduto all’acquisto di cartelli di “divieto di balneazione” per un costo di 1.000 euro, da impiegare in situazioni di emergenza come quella attuale.

Un’estate tra divieti e interrogativi

Non si tratta del primo episodio di questo tipo: pochi giorni fa, anche al Lido di Arona era scattato un divieto di balneazione temporaneo, generando preoccupazione e polemiche, soprattutto per la gestione degli scarichi fognari in prossimità delle zone balneabili.

L’ex bandiera blu delle Rocchette rappresentava uno dei luoghi simbolo della balneazione sicura sul lago, e ora la sua chiusura solleva gravi interrogativi sulla qualità delle acque e sulla tenuta del sistema fognario locale.

La speranza è che i prossimi campionamenti possano riportare la situazione sotto controllo, ma intanto la stagione turistica subisce un duro colpo, proprio nel pieno dell’estate.