SOMMA LOMBARDO Gli abitanti dei civici 29 e 31 di via Galilei, ieri mattina, hanno potuto tornare a casa. E se qualcuno ha dormito lo stesso nel proprio letto, a due passi dal capannone della Emmeci Cosmetici che domenica pomeriggio ha preso fuoco, quasi tutti i residenti della doppia palazzina sul retro della ditta di via Archimede, ha passato la notte fuori, a casa di parenti o amici.
Come i dirimpettai delle villette a schiera oltre la Emmeci. E la famiglia che abita invece nella casa attaccata all’azienda di cosmesi, una parte della quale sventrata dalle fiamme.
Ancora al vaglio degli inquirenti, la causa scatenante dell’incendio che ha ridotto in cenere l’azienda produttrice di cera (quella utilizzata in cosmesi per la depilazione) circondata da abitazioni. Ma nessuno punta il dito contro i titolari della ditta. «Io sono qui da poco ma non ci sono mai stati problemi – dice Jessica Favato, residente nella casetta a schiera proprio prima del cancello della Emmeci – uno dei proprietari era sempre qui, gentile, attento, presente, un buon vicino insomma e anche domenica, disperato, rassicurava tutti dicendo che rimarrà lui senza niente ma ripagherà tutti dei danni subiti».
f.tonghini
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