Ronde e assistenza psicologica Cocquio si difende dal mostro

COCQUIO TREVISAGO Sicurezza e assistenza psicologica per aiutare i cittadini a superare lo choc del massacro di via dante. Il Comune di Cocquio Trevisago è impegnato sul fronte della sicurezza. Per la partenza delle ronde è ormai solo questione di giorni. L’efferato omicidio di Carla Molinari ha causato un boom di iscrizioni all’associazione dei volontari per la sicurezza. «Nel giro di una settimana – conferma Giampiero Rondina, consigliere comunale delegato alla sicurezza – i volontari sono raddoppiati, da dieci a venti; un altro dato confortante è che in massima parte si tratta di persone giovani tra i 30 e 40 anni di età». Per accelerare l’iter burocratico la giunta ha deciso di unire le forze con l’associazione guidata da Angelo Amoruso, maestro di kick boxing che si occuperà anche di addestrare i nuovi volontari.

Cocquio Trevisago si candida ad essere comune capofila e all’avanguardia sul fronte dei volontari della sicurezza. «Lo scetticismo di alcuni è svanito davanti al bisogno di sicurezza e alla consapevolezza di doversi impegnare in prima persona» sottolinea il consigliere. I cittadini che si sono fatti avanti saranno sottoposti a visita medica e a tutti i controlli previsti dalla legge. In paese c’è bisogno di sicurezza; le persone anziane che vivono da sole portano fuori l’immondizia alle tre del pomeriggio perché temono il buio. La giunta sta pensando anche ad equipaggiare adeguatamente i volontari. «Stiamo cercando una sede, magari accordandoci con un’altra associazione del paese – spiega Rondina – ma c’è bisogno magari anche di uno sponsor grazie al quale potremmo acquistare un mezzo per gli spostamenti nelle varie zone del paese e per le biciclette da utilizzare nel periodo estivo». Presto potrebbero affiancarsi altri servizi. «Stiamo pensando – dichiara il consigliere delegato – di poter estendere i compiti di questa associazione ad esempio facendo servizio fuori dalle scuole al momento dell’uscita degli studenti oppure trasportando gli anziani alle visite mediche».

Intanto la giunta ha deliberato 10 mila euro per rivedere il funzionamento dell’impianto di videosorveglianza e soprattutto per collegare le sei telecamere con gli uffici della polizia locale del Medio Verbano. Ma non solo. Il Comune vuole supportare i suoi cittadini anche da un punto di vista psicologico. «L’idea – spiega il sindaco Mario Ballarin – è quella di coinvolgere gratuitamente un professionista perché possa supportare da un punto di vista psicologico i cittadini sconvolti da questo trauma che ha colpito tutto il paese». Attualmente è a disposizione lo psicologo dell’Asl con cui si può chiedere un appuntamento. «La nostra idea – conclude il sindaco – è quella di fornire questo servizio in loco il più possibile vicino al bisogno dei cocquiesi».

b.melazzini

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