Rosati e il mercato del Varese «Mi dicono sei come il Berlusca» 

VARESE Ha l’entusiasmo esplosivo e contagioso di un bimbo Antonio Rosati, alla fine dell’ultima lunghissima giornata di calcio mercato che ha portato altri due rinforzi al Varese: il difensore centrale Antonio Marino, ex della Reggina svincolato che Fabrizio Castori aveva già allenato ai tempi dell’Ascoli, e il terzino sinistro Michele Franco, preso dal Padova per sostituire Grillo, volato in A al Siena. Gli ultimi due botti si aggiungono ai grandi colpi sparati nei giorni scorsi con l’arrivo di Ferreira Pinto dall’Atalanta e di Juan Antonio dalla Sampdoria.

Due mosse che hanno scatenato l’euforia dei tifosi e di Rosati. Una foto del presidente appare sulla prima pagina del sito Internet biancorosso che riporta queste sue dichiarazioni: «Abbiamo fatto un bel mercato e, come sempre nelle ultime ore, abbiamo cercato di accontentare il tecnico con altri calciatori di qualità indicati proprio da lui. Il nostro primo traguardo sono ovviamente i 50 punti, cioè il mantenimento della categoria, ma tutti mi dicono che dobbiamo migliorare quanto fatto l’anno scorso e cioè lottare fino all’ultimo per la promozione. Vedremo…».

I puntini di sospensione che chiudono le dichiarazioni di Rosati riportate sul sito Internet ufficiale del Varese, cadono nel vuoto quando il presidente si lascia andare davanti ai nostri taccuini: «Dopo l’ultimo minuto del calcio mercato, qualcuno si è avvicinato a me dicendo che la nostra è stata una campagna acquisti “da Berlusca”. Beh, abbiamo solo cercato di fare il nostro meglio e ci siamo riusciti perché abbiamo accontentato il nostro tecnico Fabrizio Castori, prendendo tutti i giocatori che voleva. Più di così…».

Per Rosati, i nuovi arrivati hanno la faccia giusta, quella per indossare la maglia biancorossa: «La gente che ha l’acquolina in bocca o, come dico io, il grasso al cuore, non è più da Varese. I ragazzi che abbiamo appena preso hanno voglia di rimettersi in discussione e di lasciare l’anima sul campo. Sono convinto che sapranno farsi amare dai tifosi».

Il patron è carico più che mai: «La palla, ora, passa a mister Castori e ai giocatori. Sulla carta la squadra è forte e tutto il popolo biancorosso deve stringersi attorno al Varese se vogliamo centrare quel sogno che abbiamo sempre sfiorato senza ancora afferrarlo. Da parte della dirigenza l’impegno è massimo e del resto ieri la nostra grande famiglia, composta da Mauro Milanese, Enzo Montemurro, Beppe Daniello e dai nuovi soci era tutta con me al calcio mercato come se stessimo giocando una finale».

Filippo Brusa

a.confalonieri

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