Rosati l’ha vista in tv. Da casa sua

A volte sembra che il destino si diverta a giocare con i sentimenti degli uomini, vero? Non ce lo spiegheremmo, altrimenti, quel che è successo ieri

Antonio Rosati è tornato a casa dopo sei mesi nell’inferno di San Vittore, proprio nel giorno in cui la moglie Eleonora compiva quarantacinque anni. Sarebbe riduttivo commentare così: il regalo più bello. L’ex patron del Varese ieri ha pranzato con la sua famiglia e con i figli Vittorio e Giovanni, che gli hanno mostrato tutti i disegni fatti per lui in questi lunghi mesi. “Frastornato”: ecco come si sarebbe definito Rosati appena messo piede fuori dal carcere per poi commentare «Stasera mi guardo

il Varese, così vedo come giocano». «A ottobre giocavano meglio» gli ha ribattuto chi lo stava accompagnando. E a tavola, il figlio Giovanni gliel’ha ricordato: «Stasera guardiamo il Varese». Oltre a Rosati, nella mattinata di ieri è uscito dal carcere anche l’ex ad biancorosso Enzo Montemurro. E adesso? La situazione è abbastanza chiara e delineata. Per Rosati e Montemurro (e per le altre trenta persone coinvolte) le porte del carcere si sono aperte perché trascorsi i sei mesi di detenzione.

A questo punto bisogna attendere che venga fissata la data dell’udienza preliminare. In quell’occasione gli accusato dovranno decidere se patteggiare (e non sarà così) e si procederà quindi con ogni probabilità al dibattimento processuale vero e proprio.
Quando? Impossibile dirlo. Quanto durerà? Impossibile saperlo. La data d’inizio del processo potrebbe cadere già nel 2015 ma anche nel prossimo anno, e il dibattimento potrà durare mesi.

Di certo, al momento, c’è il capo d’accusa che pende sugli ex biancorossi e sugli altri coinvolti:associazione a delinquere finalizzata al compimento di reati tributari per 63 milioni di euro non versati. Anzi, di certo c’è anche qualcos’altro. C’è la notizia di due uomini che sono tornati a casa, al di là dei giudizi e di quel che si pensa. Antonio Rosati ha riabbracciato i suoi figli dopo sei mesi che non si possono augurare a nessuno. “Frastornato” ha detto: tanto che non riusciva più a ricordare nemmeno il codice di sblocco del cellulare.