VARESE Il calcio mercato è agli sgoccioli e, oggi, finalmente si chiudono le trattative.Dopo aver preso Kone dall’Atalanta, il Varese aveva intenzione di arricchire il centrocampo, completandolo con l’innesto di un altro giocatore di livello: Gennaro Delvecchio del Lecce. Quando l’accordo sembrava ormai siglato, la firma è slittata all’improvviso. La trattativa potrebbe riprendere oggi sempre che i dirigenti biancorossi non decidano di
lasciar perdere, come sembra probabile ascoltando Mauro Milanese: «Stiamo valutando – dice il responsabile dell’area tecnica biancorossa – se portare a termine l’affare anche se il reparto ci sembra già ben fornito. È arrivato Kone e poi c’è Corti che è sempre stato importante per il centrocampo del Varese. Ma abbiamo anche fiducia in Filipe. Tutto sommato, potremmo essere già a posto così».
Il destino della zanzara
Il messaggio di Milanese è chiaro: non bisogna farsi prendere la mano dal mercato ma occorre, innanzitutto, preservare gli equilibri del gruppo. La squadra appare solida e competitiva, nonostante la partenza di De Luca, che ieri è arrivato a Bergamo per vestire la maglia dell’Atalanta.
Milanese ci tiene a dedicargli un pensiero: «Ci dispiace per la partenza di De Luca a cui tutta la dirigenza era legata con tanto affetto. Con lui saremmo stati ancora più forti. Non potevamo, però, precludergli la possibilità di approdare in serie A. Se non fosse partito adesso l’avrebbe fatto a giugno e poi il Varese aveva bisogno di soldi».
Da Anastasi in poi…
Il discorso fatto da Milanese è lo stesso che in passato abbiamo sentito per tanti giovani che, dopo aver sfruttato al meglio il trampolino di lancio biancorosso, sono riusciti a sfondare in serie A, diventando dei veri campioni. Un esempio su tutti: Pietro Anastasi, preso dalla Massimiana di Catania per una cifra modesta e rivenduto alla Juventus per 650 milioni di lire.
Quanto ha incassato, invece, il Varese per la cessione di De Luca? Milanese non scopre le carte, limitandosi a riconoscere che l’operazione è stata molto buona: «Il prestito – dice – ci verrà pagato più della cifra fissata per il riscatto del giocatore».
Perché negargli la A?
Nemmeno il presidente Antonio Rosati svela la somma esatta rivelandosi non troppo entusiasta della cessione: «Purtroppo, tutte le società che, come la mia, non hanno alle spalle grandi mecenati, devono saper far fruttare al meglio le proprie risorse lanciando i giovani e valorizzandoli. La trattativa con l’Atalanta mi ha impegnato in prima persona, dalle cinque di mercoledì pomeriggio fino alle undici di sera. È stata lunga anche perché coinvolgeva un secondo giocatore: Kone. Le offerte per De Luca erano lontane dalle nostre aspettative e posso confessarvi che non sono contento di come è andata l’operazione. Considerando, però, il mercato di quest’anno, totalmente ingessato, credo che possiamo, comunque, dirci soddisfatti. Abbiamo pensato non solo al bene del Varese ma anche a quello di De Luca che si meritava la serie A».
Ebagua: all’estero o caso chiuso
Ieri, il Varese ha ceduto il giovane centrocampista brasiliano Wagner all’Entella (prestito con diritto di riscatto della metà). Per la Primavera è arrivato il difensore centrale albanese Bilali, preso in comproprietà dalla Cremonese dopo aver vinto la concorrenza della Lazio. E il giovane Samba è finito in Svizzera, al Chiasso.
Oggi, invece, che cosa accadrà? Ce lo dice Rosati: «A centrocampo siamo messi beni ed è difficile che arrivi un altro giocatore, salvo sviluppi clamorosi». Dunque, Delvecchio non è così vicino. Ma che cosa ne sarà di Ebagua: «Ho dato – dice Rosati – dei tempi ai miei collaboratori per cederlo. Se non ci saranno colpi di scena che lo porteranno all’estero rimane. Anzi, per me il discorso è già chiuso: mi aspetto che Giulio venga a Pescara con la sfida con il Lanciano e, questa volta, non si sieda in tribuna. Merita un posto al sole ma deve essere propositivo e fare un passo verso il Varese».
In uscita rimane Martinetti: «Vuole andare all’Ascoli – rivela Rosati – ma per ora la trattativa non decolla. Potrebbe prendere quota oggi. Per lui, comunque, ci sono anche altri club di B (come il Vicenza, ndr)».
Filippo Brusa
a.confalonieri
© riproduzione riservata