Rosi, un leone d’oro che ruggisce ancora

VENEZIA – La star della giornata è stato lui: Francesco Rosi, 90 anni il 15 novembre. Una star che si è presentata così: «Io non sono un tipo che si commuove facilmente, ma sono commosso.Provo un fiume di emozioni che mi viene dall’accoglienza di questo pubblico e dalla partecipazione di Napolitano» ha detto il grande regista con l’aplomb che lo distingue da sempre. Rosi, nella Sala Grande al Lido ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera. Emozionato, Francesco Rosi ha ritirato dalle mani di Giuseppe Tornatore il premio che illumina oltre mezzo secolo di arte coniugata a un vero impegno civile, «da cittadino» come ha sottolineato

nel suo discorso. «Qualche mese fa ho fatto una retrospettiva a New York dal titolo “Citizen Rosi”. E in un momento del nostro Paese in cui è così difficile sentirsi cittadini – ha aggiunto Rosi – essere stati definiti tali è un invito ad andare avanti verso il meglio». Film da “Salvatore Giuliano” a “Il caso Mattei” (restaurato) a “Le mani sulla città” che hanno parlato dell’Italia, dei suoi eterni problemi e dei casi irrisolti. Per onorarlo il suo amico Martin Scorsese gli ha dedicato un breve filmato. Guarda qui una recente intervista a Francesco Rosi, su La Provincia in edicola il 1 settembre un ampio articolo.

c.colmegna

© riproduzione riservata