BUSTO ARSIZIO I soldi di chi andava a nuotare alla piscina Manara di Busto? Servivano ai cassieri per andare a mangiar sushi o per fare regali. Sei dipendenti di Agesp Servizi srl, impiegati alle casse della piscina Manara, sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio con l’accusa di concorso in peculato continuato.
In sole due settimane, prima di Natale, i sei avrebbero sottratto dagli incassi 540 euro. Soldi che finivano in un fondo che i sei, tre uomini e tre donne, utilizzavano per pagarsi cene e acquisti vari. La somma sottratta all’azienda municipalizzata di Busto sarebbe però molto più alta. Le pratiche illegali andrebbero infatti avanti dal 2007 e secondo le indagini, capitanate dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, gli ammanchi sarebbero di circa 70 mila euro.
In sostanza, i sei non emettevano tutti gli scontrini. In molti casi i soldi venivano incassati, ma non venivano fatti risultare, creando così un vero e proprio fondo nero. All’oscuro di tutto la società che, una volta venuta a conoscenza delle indagini, ha collaborato con gli inquirenti. Agesp Servizi ha già fatto sapere di avere intenzione di costituirsi parte civile. Nel caso in cui le accuse fossero confermate avvierà un’azione legale per farsi restituire quanto sottratto. La piscina Manara, estranea ai fatti, è regolarmente aperta e accessibile agli utenti.
T. Sco.
Su la Provincia di Varese di sabato 9 marzo l’articolo completo
f.artina
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