Gallarate – Tocca in qualche modo anche Gallarate il processo Ruby a carico di Silvio Berlusconi: una delle testimonianze di ieri mattina è arrivata da Annamaria Fiorillo, il sostituto procuratore del tribunale per i minori di Milano che era di turno la notte tra il 27 e il 28 maggio, quando ebbe inizio la vicenda. Chiamata come testimone per capire di chi fu la decisione di affidare la minorenne alla consigliera regionale Nicole Minetti.
E che, riporta l’Ansa, ieri in tribunale ha detto di aver sempre mantenuto ferma la sua posizione che la ragazza venisse affidata a una comunità.
Tocca in qualche modo Gallarate perché gallaratese è Annamaria Fiorillo. Che ieri, dopo aver reso pubblica testimonianza sui fatti di quella sera, ha scelto di non aggiungere alcun commento al di fuori dell’aula di tribunale.
In città, il sostituto procuratore Fiorillo ha avuto modo di farsi apprezzare per il suo modo chiaro di spiegare le cose quando è invitata come relatrice a incontri importanti dal punto di vista sociale e della prevenzione. Se la ricordano ancora, l’anno scorso, al convegno sui minori maltrattati dall’azienda ospedaliera Sant’Antonio Abate, quando aveva detto che «dobbiamo fare qualcosa di buono per quei bambini maltrattati che entrano nelle nostre vite, nel nostro lavoro. Dobbiamo chiederci che cosa possiamo e dobbiamo fare per salvare loro la vita».
E anche, due anni fa, alla tavola rotonda promossa dall’amministrazione comunale in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, quando si era presentata: «Mi occupo anche di minori che subiscono una violenza da genitori inadeguati o che assistono alla violenza», portando l’attenzione sui piccoli vittime in maniera diretta o come spettatori indifesi, «testimoni silenziosi nei nostri conflitti».
Aveva raccontato la sua esperienza di studentessa al liceo cittadino in occasione della festa per i cinquant’anni della scuola e recentemente è stata relatrice a un incontro all’istituto Falcone. Riscuotendo sempre l’apprezzamento dei ragazzi.
S. Mag.
p.rossetti
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