Mosca, 12 ago. (Apcom-Nuova Europa) – Sono ancora in atto oltre 500 incendi di foreste e torbiere in Russia, mentre non si segnalano livelli fuori dalla norma per la radioattività, dopo che le fiamme hanno attaccato le aree contaminate dall’incidente nucleare di Chernobyl. Secondo il ministro delle Situazioni d’emergenza 224 incendi sono stati spenti nelle ultime 24 ore e 562 focolai stanno ancora bruciando per un’area complessiva di oltre 81.000 ettari. Il servizio meteorologico Roshydromet rende invece noto che non c’è stato alcun aumento della radiazione a seguito degli incendi. “Abbiamo monitorato
con cura i livelli di radiazione, ora più spesso che mai. Non sono stati registrati aumenti della radiazione o dell’inquinamento di fondo in seguito agli incendi” ha detto il vicedirettore Valery Dyadyuchenko a Interfax. “Un monitoraggio intensivo e regolare indica che i livelli di radiazione in un’area di 100 chilometri dalle strutture a rischio radioattivo non sono aumentati una sola volta dall’inizio del periodo di alto rischio incendi”. Sempre secondo Roshydromet, “non si sono registrati incendi di portata rilevante nella regione di Bryansk, la più colpita dal disastro nucleare di Chernobyl”.
Intanto secondo i meteorologi l’ondata di caldo sulla Russia
europea potrebbe attenuarsi all’inizio della settimana prossima,
“LA circolazione dell’aria cambierà notevolmente la prossima
settimana e le temperature scenderanno sotto i 30 gradi,
presumibilmente a partire da martedì” ha detto il direttore di
HydroMetCenter Roman Vilfand a Interfax. Dopo le giornate
realtivamente lipide di ieri e oggi. il fumo delle torbiere in
fiamme potrebbe tornare stasera ad assediare Mosca, secondo
Vilfand. “la condizioni attuali, temperature elevate senza vento,
potrebbero riportare lo smog in città. Se la prossima notte non
porterà un aumento dello smog a Mosca allora significa che il
numero di incendi nei boschi sta diminuendo”.
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