Sabina Guzzanti/ Tutto esaurito a Milano, ironia su Berlusconi

Milano, 7 ott. (TMNews) – Tutto esaurito al Teatro Smeraldo per la tappa milanese dello spettacolo di Sabina Guzzanti, Sì! Sì! Sì! Sì! Oh, sì! realizzato con il regista Giorgio Gallione. Circa 2000 spettatori hanno assistito divertiti, fra applausi e risate, allo show dell’attrice che ripercorrere gli ultimi 20 anni della storia del nostro paese attraverso episodi, ricordi e aneddoti, personali e pubblici, raccontati dalle maschere e dai personaggi più famosi della sua ventennale carriera.

Un recital che ruota dunque intorno alla satira politica, con Silvio Berlusconi a fare da file rouge e di cui la Guzzanti ripercorre il tragitto politico e umano, a cominciare dal loro, a tutt’oggi inedito, primo incontro ad Arcore alla fine degli anni 80, ma che non rinuncia a proporsi anche come teatro civile, con un messaggio di speranza e di voglia di cambiamento rivolto a tutta la società.

Non è mancata l’ironia sul viaggio di queste ore di Berlusconi, volato in Russia per festeggiare il compleanno di Putin a San Pietroburgo nè sulle recenti critiche del Vaticano al premier.

Lo spettacolo è nato sull’onda dell’entusiasmo del referendum dello scorso giugno e della manifestazione di protesta del 14 dicembre 2010 contro il governo e il decreto Gelmini, vissuti dalla Guzzanti come un momento di rottura rispetto al degrado dilagante e come un segnale dell’inizio del tramonto dell’era berlusconiana. Senza per questo voler giustificare la violenza, anche se “una vetrina si ripara”, mentre la giovinezza, ai tanti giovani a cui la stanno rubando, “non gliela dà mica più indietro nessuno”.

Ecco allora che anche il titolo dello spettacolo Sì! Sì! Sì! Sì! Oh, sì! vuole essere un grido di piacere liberatorio dalle presenze ingombranti che si muovono ormai da anni sul palcoscenico della vita politica e pubblica italiana. Come i personaggi del piccolo schermo da Bruno Vespa a Maria de Filippi passando per Valeria Marini e Lucia Annunziata fino a Moana Pozzi.

Nonostante lo sconforto che può derivare dalla rappresentazione della mediocrità di chi ci governa, anche se alleviata dall’ironia e dalle stoccate della Guzzani, lo spettacolo vuole in realtà lanciare un messaggio positivo: l’Italia di oggi assomiglia un po’ all’Italia del dopoguerra tutta da ricostruire e oggi come allora, la svolta arrivò con un referendum, quello che sancì la nascita della Prima Repubblica. E allora, si chiede la Guzzanti, è arrivato il momento di voltare pagina? Sì! Sì! Sì! Sì! Oh, sì!.

Lzp

© riproduzione riservata