Sacconago mai più “ghetto”

Il centro storico di Sacconago rinasce con il commercio. All’insegna dell’integrazione. Mai più “ghetto”: ora sinaghini e immigrati lavorano insieme, per riportare alla ribalta la storica tradizione della Festa dell’Uva, che si terrà tra domani e domenica.

In un momento di crisi, ma anche di rinfocolarsi di certi rigurgiti anti-immigrati, il quartiere di Sacconago fa emergere una bella storia fatta di tanta buona volontà.

C’è anche tutto questo dietro alla rinascita della tradizionale “Sagra dell’Uva”, che dopo due edizioni di stop forzato torna a celebrare i frutti raccolti dalle viti. Rinnovata nel nome (Festa dell’Uva) e nella location (non solo la piazza della Chiesa Vecchia ma anche le vie adiacenti fino a piazza San Donato, quella del cinema Lux), oltre che nei protagonisti. Perché in campo, nella prima edizione dopo la

scomparsa della colonna del quartiere (sia per il commercio che per l’aggregazione), , ci sono innanzitutto le nuove generazioni del commercio del quartiere, riunite sotto la sigla dell’Associazione Sacconago Commercianti Artigiani & Co. E poi la Famiglia Sinaghina, che terrà viva la tradizione della vendita dell’uva ma curerà con anche le visite guidate nel “gioiellino” restaurato della Chiesa Vecchia, insieme alle associazioni culturali e sportivi del quartiere.

«Ma siamo riusciti a coinvolgere anche quel tessuto di immigrati che da anni vive in quello che purtroppo è stato anche definito il “ghetto” di Sacconago – fanno sapere e , presidente e segretario dei commercianti sinaghini – stanno lavorando con noi, si sono messi a disposizione anche con le loro professionalità per montare le strutture, le cucine e i gazebo, integrandosi e partecipando a pieno titolo alla manifestazione».

«Non spegnete questa realtà»

Per il sindaco «un centro storico penalizzato dalle vicende urbanistiche riesce a ravvivarsi grazie a semi giovani e a fronteggiare la paura dello spegnimento di una realtà, quella sinaghine, tra le più antiche e orgogliose della città». Il quartiere che riprende luce non è solo una metafora: la Chiesa Vecchia risplenderà grazie ad un anticipo di luminarie natalizie. Ricco il programma di eventi: il sabato pomeriggio-sera dedicato ai giovani, la domenica alle famiglie.

«Continuate così – arriva lo sprone del presidente dell’Ascom cittadina , che ricorda la figura di – è significativo che la periferia si attivi, riproponendo il modello di successo del centro cittadino».

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