Sale in vetta e precipita in un canalone. Dramma sui monti: muore varesina

Volo di trenta metri: Divina Fabulich Parodi, 78 anni, ha perso la vita sull’Alpe Sattal. La donna aveva raggiunto la vetta con un’escursione. Forse a tradirla il prato umido

È morta sul colpo , pensionata varesina di 78 anni, precipitata in un canalone all’Alpe Sattal sopra Alagna Valsesia in provincia di Vercelli. L’anziana stava facendo un’escursione quando si è verificato l’incidente a quota duemila metri. Con la pensionata varesina, che viveva a Masnago, c’erano quattro compagni di salita. L’incidente è avvenuto intorno alle 12 di ieri. Stando a quanto accertato sinora la donna era ospite del rifugio Sattal: «Era arrivata la sera prima» confermano brevemente dal rifugio.

Ieri mattina era partita con i compagni di escursione per la salita. Arrivata in vetta verso le 12 la pensionata si è concessa qualche minuto di respiro per ammirare il panorama. Stando a quanto accertato dai militari della Guardia di finanza di Riva e dei carabinieri di Alagna, subito intervenuti, la donna stava ammirando lo splendido panorama che le si parava davanti. A quel punto sarebbe scivolata. Lo scenario è quello di un prato. Umido in questo periodo: la donna sarebbe scivolata su quel prato andando verso un canalone. Il dirupo infatti finiva nel vuoto. E la pensionata è precipitata per una trentina di metri: un salto mortale. In volo si è alzato l’elicottero del 118 di Vercelli. I medici si sono verricellati raggiungendo il corpo dell’anziana:per lei non c’era più nulla da fare. È morta sul colpo in seguito alla caduta. Il cadavere è stato recuperato e trasportato in obitorio dove è stato composto a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il pubblico ministero di turno deciderà se conferire l’incarico per l’autopsia o meno, visto l’evidenza dell’accidentalità dell’accaduto. Divina Fabulich Parodi viveva in via Marzorati, zona Masnago. Era appassionata di trekking ed era un’escursionista esperta. La donna aveva partecipato a varie uscite organizzate dal Cai di Varese: il presidente , che conferma l’incidente, si limita a dire «devo capire cosa è successo. No comment per ora». Divina era un’escursionista esperta. Non era imprudente a quanto dicono i compagni di passeggiata. La passione per le passeggiate in montagna la coltivava da quando era giovane. Una donna atletica che anche oggi, a ottant’anni quasi, non disdegnava la salita. Le piacevano gli spazi aperti, le piaceva il verde e adorava, a quanto pare, l’aria fresca dell’altura. Quella di ieri sarebbe dovuta essere una delle ultime uscite autunnali, prima che la neve rendesse più impegnative le salite. Salite invernali che la donna a quanto pare apprezzava in gioventù ma che oggi centellinava in virtù dell’età. L’incidente avvenuto ieri appare a chi conosceva Divina un fatto inspiegabile. La donna sapeva muoversi in montagna «tanto da poter insegnare agli altri». Lo scivolone e frutto di una tragica fatalità. In un altro punto non sarebbe accaduto nulla. Il prato sul quale l’anziana è scivolata finita purtroppo in un canalone. Si è trattato di una tragica fatalità. I vicini di via Marzorati ricordano Divina come «la tedesca», nel senso che era una donna precisa, puntuale, ma assolutamente affabile e molto disponibile verso gli altri. Nelle prossime ore l’autorità giudiziaria deciderà se eseguire l’autopsia o meno. La salma sarà quindi restituita ai familiari. Sarà quindi celebrato il funerale, probabilmente a Masnago dove la donna ha vissuto tutta la sua vita da adulta. La notizia della caduta mortale si è diffusa in tarda serata ieri a Varese. Ora si attendono le decisioni della magistratura vercellese prima dell’ultimo saluto a Divina.