Roma, 2 set. (TMNews) – “Mio figlio è salvo, ma al Gemelli mi hanno mentito”. Giulia Bongiorno, penalista, parlamentare e mamma di un bimbo di sette mesi racconta al Corriere della Sera la sua esperienza nel caso tubercolosi che ha investito l’ospedale romano. Ora, l’avvocato guida una class action con altre sei coppie di genitori.
“So bene che non si deve creare allarme nella collettività – afferma Bongiorno nel suo racconto al Corriere della Sera -. Ma dico: attenti a quando la minimizzazione si trasforma in un vero e proprio danno”. Si continua a minimizzare la situazione sui contagi di neonati? “Continuano a sostenere di fronte all’evidenza – risponde la parlamentare – che si tratta di un fatto irrilevante. Dicono: non sono malati. Ma nel referto c’è scritto: profilassi da fare. Non mi pare che parliamo di bambini sani. Questa minimizzazione è stata il secondo errore”.
A lei è andata. Suo figlio Ian è sano. Ora Giulia Bongiorno dice di pensare agli altri genitori i cui piccoli bimbi sono risultati positivi al test. “Vogliamo fare una denuncia, la depositeremo in procura. Loro non vogliono solo un’azione risarcitoria sul piano civile – spiega – vogliono un accertamento approfondito dei fatti, una vera azione penale”.
Sulle dichiarazioni rilasciate dal Governatore del Lazio, Renata Polverini, sul contagio dei neonati nell’ospedale romano Giulia Bongiorno afferma: “Le suggerirei d’ora in poi di stare attenta prima di fidarsi din qualsiasi esperto”.
Red/Nes
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