LUINO I sindaci e gli enti locali del Lago Maggiore, sia lombardo che piemontese, uniti per salvare le corse sui battelli, da mesi in sofferenza per i tagli e vero e proprio servizio fondamentale per i residenti e i turisti che ogni estate affollano le sponde del Verbano. Un patto di ferro che si fonda su un documento sottoscritto dalle amministrazioni provinciali e comunali che si affacciano sul Lago Maggiore. Per chiedere che sia dato corso all’applicazione di quanto dispone la riforma del titolo V della Costituzione in materia di gestione delle acque interne: ovvero il passaggio della gestione della navigazione dei laghi da governativa a regionale.
Questa la posizione sottoscritta a Verbania nello scorso fine settimane e che sarà sottoposta alla Regioni Piemonte e Lombardia e al Canton Ticino nell’assemblea della Regio Insubrica che si terrà il prossimo 21 giugno, sempre a Verbania.
«Questo per poi procedere, forti di un’azione corale, con l’apertura – sottolineano gli enti locali lacustri – di un dialogo incisivo con Parlamento e Governo. Critichiamo l’attuale gestione governativa, impermeabile a un dialogo fattivo con il territorio, e lanciamo una serie di proposte per poter conseguire una gestione più flessibile e rispondente alle esigenze reali del trasporto pubblico per pendolari e studenti oltre che servizi che contribuiscano a implementare l’offerta turistica di un bacino lacuale che va considerato nel suo insieme. Parliamo di un modello gestionale che deve anche ammettere una gestione mista pubblico-privata». Un gestione che si rivela necessaria proprio per l’importanza del settore nell’asse del trasporto pubblico.
«Sono stati 3,8 milioni i passeggeri della Navigazione Lago Maggiore lo scorso anno. È un dato che rende subito l’idea di cosa significhi questo servizio di mobilità sul lago per le nostre province. Il prossimo anno scade la convenzione tra Italia-Svizzera per la navigazione sul Verbano e Lago di Lugano – hanno ribadito gli amministratori della zona -: dobbiamo quindi intervenire per tempo per regolamentare aspetti che sono fondamentali per la crescita di questa nostra risorsa, una delle poche non delocalizzabili, soprattutto in vista di Expo 2015».
Anche perché, come evidenziato dal direttore generale della Provincia di Varese Claudio Ceriani sono «molteplici le situazioni nelle quali ci si è scontrati con la mancanza di flessibilità dell’attuale gestione: esempi sono le riduzioni di collegamento con il mercato di Luino, il trasporto di pendolari e studenti da Laveno e Intra con mezzi inadeguati, il taglio delle corse e l’inosservanza delle coincidenze con i treni delle Ferrovie Nord, l’indisponibilità dei pontili per l’attracco di servizi alternativi, in particolare in un luogo di forte attrattiva turistica e culturale come l’Eremo di Santa Caterina del Sasso».
b.melazzini
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