Salvini choc a Busto: «Renzi? Un verme»

Bagno di folla ieri per il segretario federale leghista: prima mangia la salamella a forma d’Italia divisa, poi spara sul premier: «Dà delle bestie agli italiani»

– Totosindaco,dice la sua: «Non siamo al mercato. Ma i consensi a favore della Lega sono evidenti». E da Busto Arsizio parte un durissimo attacco al premier : «È un verme. Uno che dà delle bestie a chi non la pensa come lui non può che essere definito così».Ciclone-Salvini ieri sera alla festa della Lega. Al Museo del Tessile, tutto esaurito come riusciva solo . Accolto da ovazioni e dalle immancabili richieste di selfie, ma anche da una salamella cucinata “a forma di Italia divisa in due” appositamente

per lui dal suo ex collega di Europarlamento , il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha lasciato il segno anche a Busto Arsizio, indossando la felpa della città che i militanti gli hanno regalato. La sua visita inizia come al solito in cucina, con una birra e un piatto di lasagne, poi prosegue sul palco, ringraziando i «volontari che si prendono dei giorni di ferie, non come i finti profughi che, pagati da voi per stare in Italia, vanno a sparecchiare alla festa del Pd di Reggio Emilia».

Nel frattempo, due parole con sulle elezioni 2016, tema caldo qui a Busto. «Rispettiamo le scelte del territorio – afferma Matteo Salvini – se c’è un candidato, un programma e la compattezza della sezione, noi andiamo avanti. Forza Italia vuole il candidato? Non è questione di bandierine e non siamo al mercato marocchino: dove gli alleati hanno un candidato migliore, o c’è un candidato in gamba della società civile, siamo disposti ad un passo indietro. Ma a Varese, Busto Arsizio e Gallarate la Lega ha persone valide da proporre. Non da imporre». Eppure, sottolinea Salvini, «con gli alleati ragioneremo. Ma dati e numeri dicono che a differenza del passato la Lega è la Lega, e con tutto il rispetto per gli altri, ragioneremo da quella posizione. In passato abbiamo rispettato le posizioni, ora però il consenso popolare è abbastanza evidente. E Alfano non rientra nemmeno dalla finestra». Insomma, un bel sì per la linea della sezione, questa è l’impressione. Poi passa a parlare di politica nazionale, ribadendo che «la Lega andrà al governo. Ne sono convinto».

Una sfida accompagnata da parole durissime nei confronti del presidente del consiglio Matteo Renzi, definito «il verme di Palazzo Chigi», perché, per il leader leghista, «uno che dà delle bestie a milioni di italiani che non la pensano come lui è un verme», riferendosi l’attacco fatto dal premier poche ore prima alla festa del Pd di Milano, dove aveva detto che la contrapposizione «non è tra Pd e destre, ma tra esseri umani e bestie». Salvini chiude con l’ironia verso Renzi: «Lo inviterò l’anno prossimo a Busto come capo dell’opposizione». Il segretario federale del Carroccio approva anche la “ribellione” dei sindaci lanciata nei giorni scorsi dal segretario provinciale , che proporrà la messa in mora dello Stato che non versa i trasferimenti agli enti locali: «Sacrosanta, e da copiare. Io devo solo ringraziare i sindaci leghisti, da Morazzone a Bondeno a Telgate, per le iniziative che stanno portando avanti. È mio dovere riunire i 250 sindaci della Lega e fare un’azione comune per cambiare tutto quello che non funziona».