Sandro, il tuo cuore batterà sempre

È morto il ragazzo di Torino a cui Alessandro Giani aveva donato il cuore nel giorno di Natale. Il commento del nostro Francesco Caielli

La ragione adesso ci dice di mettere da parte i sentimenti, asciugare gli occhi, e limitarsi a scrivere quel che è successo. Ovvero che il cuore di Alessandro Giani, il diciottenne di Cassano morto dopo un volo nell’area dismessa dell’ex cartiera di Cairate, ora non batte più. E che il suo regalo è stato inutile. Già, perché è successo che ieri alle Molinette di Torino è morto il ragazzo di 17 anni che il giorno di Natale aveva ricevuto in dono il cuore del nostro Sandro. Complicanze post operatorie, ci hanno detto. Evidentemente questa storia tutta sbagliata non aveva ancora esaurito il suo carico di dolore, non aveva ancora dato la sua ultima coltellata, aveva ancora sete di lacrime. E ha deciso di tagliare anche l’ultima bava

di ragno alla quale la famiglia di Alessandro si era aggrappata per non precipitare ancora di più. La ragione dice che ora basta, dovremmo scrivere solo una frase: il cuore di Ale non batte più. Però se dovessimo dare ascolto alla ragione non faremmo questo mestiere, oppure lo faremmo per un altro giornale. Quindi scriviamo che il cuore di Sandro batte ancora, eccome, e pompa sangue. E che il suo regalo di Natale resta una delle cose più grandi che abbiamo mai raccontato. Il cuore di Sandro batte in quelli che hanno pianto per lui e in quelli che hanno riso con lui. Batte e batterà sempre, e per sempre resterà. Come il segno indelebile e netto che questo ragazzino ha lasciato sulle nostre vite.