Sanità, da metà dicembre 12 infermieri sudamericani in servizio all’Asst Sette Laghi

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso ha presentato il progetto di assunzione del personale infermieristico straniero avviato dall’Azienda Socio Sanitaria territoriale varesina.
I lavoratori provengono dal Paraguay e dall’Argentina e hanno accolto con entusiasmo questa opportunità

MILANO – Da Paraguay e Argentina a Varese. Dodici infermieri sudamericani prenderanno servizio in Lombardia tra metà dicembre e febbraio, reclutati tramite bando dall’Asst Sette Laghi. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, presentando al Pirellone di Milano il progetto di assunzione del personale infermieristico straniero avviato dall’azienda socio sanitaria territoriale varesina. “I lavoratori hanno accolto con entusiasmo questa opportunità”, sottolineano dalla Regione. “L’iniziativa avviata dall’Asst Sette Laghi è da replicare in tutte le aziende sanitarie che hanno difficoltà a reperire il personale infermieristico”, sostiene Bertolaso.

Bertolaso: “Chiesto incentivi per chi lavora in zone di confine”

“E’ frutto di una grande collaborazione interistituzionale, tra Regione Lombardia, Asst Sette Laghi, Prefettura e Comune di Varese. Procedura che – precisa – va di pari passo con le altre consuete attività di reclutamento e che ci consente di rispondere alle esigenze del territorio. Un’area particolare, quella della provincia di Varese, che si scontra con le opportunità in campo sanitario offerte dalla vicina Svizzera. Proprio per questo abbiamo chiesto al Governo incentivi e riconoscimenti per chi lavora in zona di confine”.

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“Questi 12 professionisti sudamericani – afferma il commissario straordinario dell’Asst Sette Laghi, Giuseppe Micale – rappresentano un aiuto importante, frutto di un grande gioco di squadra tra istituzioni, e non solo, a cui va un sentito ringraziamento. Dalla Regione Lombardia alla Prefettura di Varese e al Comune, dalla cooperativa Gulliver a chi si occupa della formazione e dei tanti aspetti correlati all’accoglienza dei nuovi arrivati. Questo traguardo, però – assicura – non esaurisce né attenua il nostro impegno per assumere infermieri, anche grazie alla collaborazione con l’università dell’Insubria di Varese, dove ogni anno si laureano professionisti di ottimo livello. Non si tratta infatti di una soluzione al problema della carenza di infermieri per il medio e lungo periodo, che non può che fondarsi su una rinnovata valorizzazione di questa nobile professione, ma di un modo ulteriore per farvi fronte nell’immediato, evitando riduzioni della nostra capacità di offerta”.

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La difficoltà a reperire personale infermieristico – ricorda Regione Lombardia – è una delle principali criticità del sistema sanitario, ancora più sentita per l’Asst Sette Laghi che insiste su un territorio di confine con la Svizzera. Quest’anno sono già stati espletati due concorsi a tempo indeterminato e un terzo concorso sarà concluso entro la fine di quest’anno. Parallelamente, un avviso per assumere nuovi infermieri con i tempi più rapidi delle forme contrattuali a tempo determinato è sempre aperto. Questo sforzo ha portato dei risultati, ma non ha soddisfatto la necessità di personale infermieristico aziendale. Per questo motivo è stata avviata anche una procedura per acquisire professionisti dall’estero. Il percorso per l’inserimento degli infermieri sudamericani è iniziato lo scorso 23 maggio con la pubblicazione del bando. Al termine dell’iter, ai candidati idonei è stato conferito l’incarico e l’Asst ha provveduto ad espletare tutte le pratiche burocratiche per l’ottenimento del ‘nulla osta’ da parte del ministero dell’Interno al fine del rilascio del visto. Con l’arrivo degli infermieri, l’azienda ha provveduto a organizzare anche l’accoglienza e la formazione complementare. Per questa procedura è stata selezionata la cooperativa sociale Gulliver, che sta ospitando i nuovi arrivati. L’inserimento in servizio nei reparti di destinazione potrà avvenire nella seconda metà del mese di dicembre, affiancando i neoassunti con personale già in servizio. “La cooperativa Gulliver è un partner collaterale, ma non secondario. Noi in questo progetto ci occupiamo di logistica e facciamo dell’accoglienza una vera e propria missione”, rimarca il presidente del centro Gulliver di Varese, Emilio Curtò. “Il Comune di Varese ha collaborato a questo progetto con grande entusiasmo. Fondamentale è stato, come in questo caso, offrire la possibilità di un alloggio a nuovi assunti”, evidenzia il consigliere comunale con delega alla Sanità di Varese, Guido Bonoldi. Per il presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri (Opi) di Varese, Aurelio Filippini, si tratta della creazione di “un percorso esemplare che parte dall’accoglienza e ospitalità di Gulliver all’accompagnamento dei nuovi assunti. Da presidente dell’Opi vedo in questo progetto una possibilità per affrontare e risolvere il problema della carenza di infermieri”.