Sanità, le nomine degli Irccs hanno un po’ di varesinità: ecco perché e chi c’è dietro i nomi

Nel cda dell'Istituto dei Tumori torna in campo in quota Fontana il varesino Carlo Lucchina, ex potente direttore generale in Regione mentre al San Matteo di Pavia viene riconfermato presidente Alessandro Venturi per volontà dello stesso governatore e con il forte gradimento di Giacomo Cosentino

MILANO – Dopo un mese di lunghe trattative, Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha designato, con decreto, i componenti dei Consigli di amministrazione delle quattro Fondazioni IRCCS (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) di diritto pubblico lombarde.

Una partita questa che naturalmente ha avuto a che fare con gli equilibri politici, vecchi e nuovi, della politica regionale. L’accresciuto “potere contrattuale” di Fratelli d’Italia si è fatto sentire non poco: i meloniani lombardi portano a casa due presidenze pesanti, quelle della Fondazione Besta e dell’Istituto dei Tumori (questa condivisa con Forza Italia) e otto poltrone nei cda. Fdi piazza Marta Marsilio come presidente al Besta (consiglieri saranno Paolo Boldini, Lorenzo Grillo Della Berta e Bruno Simini), mentre al’IdT schierano Gustavo Galmozzi, già direttore medico, una quota-bandiera condivisa con gli azzurri, ex padroni di casa in via Venezian, costretti a cedere terreno e posti al partito del premier. Membri cda: Stefano Bolognini, Carlo Lucchina, Sonia Madonna, Simona Tesolin.

Il nome di Lucchina, storico nome di grande peso dell’era formigoniana come potente direttore generale della sanità, è certamente tra quelli di maggiore interesse: varesino, pubblicamente apprezzato dall’assessore Bertolaso il cui ritorno sulla scena è stata una scelta diretta del governatore Fontana. Ecco dunque la varesinità, un accento che si ritrova ancora nella nomina del riconfermato Alessandro Venturi alla presidenza dell’Irccs San Matteo di Pavia; anche quest’ultimo porta la firma di Fontana e ha potuto contare sul gradimento attivo e persuasivo di Giacomo Cosentino, Vice Presidente del Consiglio regionale e Capogruppo di Lombardia Ideale. Nel Cda del San Matteo siederanno Gianluca Orioli, Massimo Menna, Paola Panzeri e Paola Vilardi.

La Lega vince il braccio di ferro con Fratelli d’Italia nel cuore di Milano: il salviniano Marco Giachetti rimane sulla sedia più importante della Fondazione Ca’ Granda Policlinico. Qui troviamo nel cda insieme a Giorgio Bonassoli e Marina Gerini, Roberto Comazzi, padre del forzista Gianluca, assessore regionale al Territorio e Fabio Mosca, ex primario di Neonatologia, luminare di livello internazionale, in quota Fdi che lo avrebbe voluto presidente.