Sarabanda di Bach per la Memoria E l’omaggio del violino sopravvissuto

«L’uomo è stato capace di creare l’assoluta bellezza con la musica di Bach e l’orrore totale con i campi di sterminio nazisti. Come bis eseguirò una Sarabanda di Bach, vi invito alla riflessione per ricordare le vittime dell’Olocausto».

Commossa, Francesca Dego, dopo il magnifico concerto tenuto sabato al Salone Estense per la rassegna “Giovani talenti alla ribalta” dell’Endas – che l’aveva accolta la prima volta a 14 anni – ha voluto rendere omaggio alle migliaia di ebrei morti per la follia nazista, tra cui ben 46 membri della sua famiglia materna.

«Se mio nonno non fosse riuscito a rifugiarsi in America, io non sarei qui», ha concluso Francesca, che questa sera (diretta su Rai5 alle ore 20) suonerà – all’Auditorium di Roma davanti al capo dello Stato per la Giornata della memoria – uno dei violini ritrovati dal liutaio israeliano Annon Weinstein e appartenuti ai musicisti ebrei morti nei campi di sterminio».

Con lei ci saranno il celebre Shlomo Mintz, con cui eseguirà il Concerto per due violini op. 3 n. 10 dall’“Estro Armonico” di Vivaldi, Cihat Askin e l’Orchestra filarmonica della Palestina diretta da Yoel Levi. Francesca Dego è figlia di padre cattolico, Giuliano, scrittore e docente di Letteratura italiana in diverse università, e madre ebrea di famiglia tedesco-polacca trapiantata in America per sfuggire alle persecuzioni razziali.

«Non sono religiosa», dice, «ma grazie alla passione di mio padre per la storia ho imparato a guardarmi indietro e a ritrovare il mio senso di appartenenza al popolo ebraico».

Mario Chiodetti

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