SARONNO Una mozione per chiedere un’azione tempestiva dell’amministrazione comunale, dell’Asl e della Provincia per combattere l’inquinamento delle falde superficiali saronnesi e restituire alla città un’acqua di buona qualità.Si è concluso con richieste precise l’incontro organizzato venerdì sera dal Comitato Acqua all’auditorium Aldo Moro a cui hanno partecipato quasi 300 saronnesi. Cittadini interessati all’argomento dell’acqua ma anche molti esponenti del mondo politico: da una nutrita delegazione della Lega Nord a diversi consiglieri comunali di maggioranza, oltre agli assessori Giuseppe Nigro, Giuseppe Campilongo, Agostino Fontana che hanno accompagnato il sindaco Luciano Porro e il presidente della Saronno Servizi Riccardo Rota. La serata si è aperta con un excursus su quanto accaduto in città nell’ultimo anno in seguito alla scoperta di alti livelli di trielina nel pozzo di via Parini. La pediatra Marika Quirico ha presentato anche i risultati dello studio idrogeologico commissionato dal Comune da cui si evince come l’acqua saronnese sia contaminata in due punti nella zona centro orientale, tra il pozzo di via Parini e quello della Cassina Ferrara, e nella zona sud occidentale al Matteotti. Individuate, sempre grazie allo studio, le cause dell’inquinamento: la trielina è da attribuire all’attività industriale di tre aziende, il saponificio Rondinella, la Cantoni e le Ceramiche pozzi mentre per quanto riguarda i nitriti, che hanno portato alla chiusura del pozzo di via Porta, arriverebbero
da problemi della rete fognaria. Da qui l’intervento di Edoardo Bai che, come consulente di Legambiente, ha sottolineato i provvedimenti da prendere:«Innanzitutto un’indagine fognaria seguita da interventi per contenere le perdite ma soprattutto bisogna eliminare le cause dell’inquinamento con bonifiche e caratterizzazioni dei terreni e dell’acqua. Ci sono precise normative che impongono ai proprietari di porre rimedio all’inquinamento: i tempi saranno lunghi ma bisogna iniziare a muoversi». Il sindaco Porro ha ribadito che la situazione dell’acqua è in cima alle sue priorità:«E’ un problema grave che non possiamo più trascurare: come sindaco, medico e cittadino mi prendo carico di questo compito. Sono però convinto che per risolverlo ci sarà bisogno della cooperazione di tutti, dalla Provincia all’Asl senza dimenticare i cittadini».Anche per questo è l’assemblea ha approvato una mozione con diverse richieste ai soggetti coinvolti: alla Saronno Servizi più tempestività e trasparenza nella comunicazione dei dati sui rilievi ai pozzi, all’Asl un piano annuale di controlli più serrato, all’amministrazione comunale la creazione di uno spazio informativo ad hoc e una serie di incontri per aggiornare i cittadini sui progressi fatti. Punto cruciale resta, però, la necessità di una convocazione dei proprietari delle zone da cui parte l’inquinamento per concordare modi e tempi dell’esecuzione dei test necessari alla caratterizzazione delle aree inquinate passo indispensabile per la bonifica di suolo ed acqua.Sara Giudici
e.marletta
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