Saronno bombole di acetilene abbandonate in via Gorizia

SARONNO Nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale e della protezione civile, l’inciviltà continua a trasformare l’area verde di via Gorizia, in una discarica a cielo aperta. Negli ultimi mesi nella zona boschiva situata a pochi passi dalla trafficatissima via Varese sono stati occulati ogni genere di rifiuti: dalla spazzatura domestica a veri e propri residui industriali. A dare l’allarme negli ultimi giorni sono stati proprio gli uomini della protezione civile che hanno notato, durante uno dei tanti pattugliamenti di monitoraggio del territorio comunale, alcune bombole abbandonate.

Con le cautele del caso i volontari hanno fatto un’ispezione scoprendo che si trattava di bombole di acetilene, un idrocarburo utilizzato per la saldatura e taglio dei metalli e nella lavorazione dell’acciaio. Si tratta di una sostanza decisamente pericolosa che va manipolata con molta cura e cautela a causa dell’estrema facilità con cui brucia ed esplode, nonché per l’elevata energia liberata dalle sue esplosioni. Da un primo esame le bombole sembravano vuote ma visto che residui possono essere contenuti nel fondo, i volontari hanno subito steso un dettagliato rapporto inviato all’ufficio verde del Comune. Nei prossimi giorni gli ispettori ambientali e gli incaricati dell’Econord torneranno in via Gorizia e provvederanno a pulire e smaltire correttamente i rifiuti abbandonati. Un’operazione analoga era già stata realizzata a fine settembre ma ordine e decoro hanno regnato davvero poco nello spazio verde visto che presto, approfittando della tranquillità della zona, riparata rispetto alla trafficata via Varese, sono ricomparsi rifiuti di ogni genere. Altro punto caldo dove recentemente si sono registrati molti abbandoni di rifiuti è la frazione Colombara alla periferia sud della città. Qui i pattugliamenti degli uomini della protezione civile e degli ispettori ambientali sono frequenti perché altrettanto spesso avvengono abbandoni di spazzatura sia provenienti da privati sia da imprese.

f.tonghini

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