Saronno, l’addioa Matteo Ferrario

SARONNO «Ragazzi portate sempre con voi il sorriso di Teo, ricordiamo il suo viso, lui sarà sempre con noi. Ricordiamo sempre che di vita ne abbiamo solo una, teniamocela stretta». Così  Diego Ferrario ha dato l’ultimo saluto al fratello Matteo, morto la notte tra venerdì e sabato in un drammatico incidente in moto in via Martiri Della Liberazione, a soli 27 anni.  A sostenerlo

nella  parrocchia “Sacra Famiglia” del quartiere Prealpi c’erano tutti gli amici di sempre  stretti nel dolore a piangere la scomparsa improvvisa di un ragazzo speciale: «Matteo avevi la forza di un leone – ha ricordato ancora il fratello – eri  un ragazzo pieno di valori, legato alla  famiglia, non dimentichiamocelo mai e portiamo con noi tutto ciò che ci ha insegnato».

Ha lasciato la compagna Ambra e un figlio di appena 18 mesi, il piccolo Leon. «Siamo qui insieme a condividere il dolore e la rabbia, a sostenere le persone a lui più care – ha detto don Andrea Zolli nell’omelia – Ora però chiediamo a Dio di concederci la fede. La morte di Matteo deve essere un richiamo ad aprirci alla vita, uno sprono a cambiare e un ritorno a ciò che di più essenziale c’è nell’esistenza terrena». Sono parole piene di forza e di speranza, quelle che don Andrea Zolli ha rivolto ad una folla di persone  affrante dal dolore: «Matteo dal cielo guarda verso di noi, vede Ambra e il piccolo Leon e desidera per loro il meglio – ha proseguito il prete –  Matteo, ora che vedi tutto con occhi diversi, prega per tutti i tuoi amici perché tu possa fare entrare in loro un po’ di quella stessa luce che ora ti sta avvolgendo».

Il fratello Diego ha abbracciato la bara coperta di sciarpe delle sue squadre del cuore, su tutte quella milanista, prima che il portellone si richiudesse per l’ultimo viaggio verso il cimitero. Un applauso scrosciante ha spezzato il silenzio del pomeriggio  torrido e afoso fuori dalla chiesa.

Valeria Arini

f.tonghini

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