Scala, trionfa “Lady Macbeth”: 11 minuti di applausi alla prima. Segre in sala, proteste fuori

Storico l’incasso della prima, che ha toccato quota 2.679.482 euro: è il più alto mai registrato nella storia del teatro (l'immagina è tratta dal profilo del presidente Fontana)

MILANO – Si è aperta con successo la stagione lirica 2025-2026 del Teatro alla Scala, che ieri sera ha visto in scena Una Lady Macbeth del distretto di Mcesk di Dmitrij Shostakovic. La prima si è chiusa tra gli applausi: ben 11 minuti di ovazione per orchestra, cantanti e regia, in un teatro sold-out.

Nel palco centrale, al posto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha presenziato per il terzo anno consecutivo la senatrice a vita Liliana Segre, accolta da un applauso del pubblico prima dell’esecuzione dell’Inno di Mameli. Presente in sala anche il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, unico rappresentante del governo. Nessun altro esponente dell’esecutivo ha partecipato alla serata: «Ce ne faremo una ragione, noi viviamo bene anche da soli», ha commentato con ironia il governatore lombardo Attilio Fontana.

Non sono mancati i volti noti dello spettacolo e della musica, tra cui Mahmood, Achille Lauro e Pierfrancesco Favino. Come da tradizione, in piazza Scala si sono tenute manifestazioni: in prima linea i lavoratori dello spettacolo, Cub e gruppi pro-Palestina, che hanno sfilato pacificamente mentre la città celebrava la sua serata più glamour.

Storico l’incasso della prima, che ha toccato quota 2.679.482 euro: è il più alto mai registrato nella storia del teatro.