Scapinello saluta la Solbiatese: “Quattro anni di cuore, anima e fratellanza”

Parole cariche di affetto e malinconia, che chiudono un ciclo importante nella carriera del giocatore (foto dal profilo social del giocatore)

Con un lungo e sentito messaggio pubblicato sui social, Denni Scapinello ha ufficialmente chiuso il suo capitolo con la Solbiatese. Il centrocampista varesino, classe 1995, ha voluto ringraziare la società che per quattro anni è stata la sua casa, il suo rifugio e la sua famiglia sportiva.

Arrivato in nerazzurro con grandi aspettative, Scapinello è diventato presto uno dei volti simbolo della squadra, fino a indossare la fascia da capitano. Un ruolo vissuto con dedizione e orgoglio, come ha raccontato lui stesso: «Ogni volta che ho indossato quella maglia l’ho fatto con rispetto. Ho cercato di essere un punto fermo, una guida. Non so se ci sono riuscito, ma ci ho messo tutto me stesso».

Il suo addio arriva dopo due stagioni in cui la Solbiatese ha sfiorato senza successo la promozione in Serie D, obiettivo dichiarato e fortemente voluto anche dal patron Claudio Milanese, cui Scapinello ha rivolto un pensiero riconoscente.

Non sono mancati i ringraziamenti per chi ha accompagnato il suo percorso: dal direttore Carmine, «come un fratello maggiore», al magazziniere Aldo, «instancabile anche a 80 anni», passando per gli allenatori, lo staff dietro le quinte e i tifosi. Un grazie speciale è andato ai compagni di squadra: «Alcuni sono rimasti, altri sono passati. Ma tutti mi hanno lasciato qualcosa». Ora per Scapinello si apre una nuova pagina, ma l’impronta lasciata a Solbiate rimane.