VARESE I ragazzi del Manzoni l’avevano annunciato mercoledì, durante il corteo di protesta che li ha visti protagonisti insieme alla Cgil, e hanno mantenuto fede ai propositi: ieri mattina, in via Morselli e in via Brunico, ma anche nelle aule all’ultimo piano del Daverio, lo sciopero degli studenti è stato bianco. E, promettono, continuerà fino a sabato.I ragazzi sono entrati in classe alle 8, hanno risposto all’appello, poi sono usciti. Si sono seduti per terra e hanno cominciato a studiare da soli. E così hanno fatto per tutta la mattina.Grande agitazione in via Morselli, dove il preside, Giovanni Ballardini, di fronte ai giornalisti ha ribadito come la manifestazione non fosse autorizzata. Ma i ragazzi non intendono fermarsi: «Ne va del nostro futuro, perché se passasse la legge “ex Aprea” le conseguenze sulla scuola pubblica sarebbero devastanti. E sappiamo per certo che anche altre scuole seguiranno presto il nostro esempio». Un esempio, quello dei ragazzi del Manzoni, già seguito dai loro professori che, pochi giorni fa, hanno emanato un documento per ribadire una propria versione dello sciopero bianco: niente gite, niente attività extracurriculari, niente di più che le normali ore di lezione. Nemmeno la compilazione del registro elettronico è contemplata. «Appoggiamo la protesta dei professori, anche se ci danneggia da
vicino – dicono Sergio Raos e Chiara Colucci, studenti al quinto anno del linguistico – Ad esempio, tra le attività sospese ci sono quelle che riguardano le certificazioni linguistiche: per noi, un vero problema. Perché farle fuori dalla scuola vuol dire dover spendere oltre 600 euro. Ma siamo d’accordo con loro sul fatto che questa legge non possa passare».I motivi della protesta sono nazionali, ma si riflettono sulla vita quotidiana dei ragazzi: «Oltre a inserire i privati nei consigli di istituto – spiegano Francisca Bianchi e Dorotea Zanoni, anche loro studentesse di quinta in via Brunico – con la legge di stabilità si taglia anche il fondo di istituto del 40%. Cosa ci resterà, visto che già oggi ci ritroviamo con solo 50 euro a disposizione per organizzare le quattro assemblee di istituto che la legge ci impone da settembre a giugno?».Per non parlare delle condizioni degli edifici. «In via Brunico non possiamo usare l’ultimo piano: dicono che è pericoloso caricarlo e le classi sono solo al piano terra» raccontano Giulia Galimberti e Alice Negro.I ragazzi sono decisi a continuare con la loro protesta, ma il preside ieri sera ha riunito il consiglio di istituto: l’accordo raggiunto è la convocazione per oggi di un’assemblea di studenti. Sciopero sospeso, per ora.
s.bartolini
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