Scomparso da una settimana sulle Alpi Biellesi: si cerca Marino Rabolini

Il 71enne ex dirigente comunale di Legnano non dà notizie da giorni. Ritrovata la sua auto, ma nessuna traccia lungo i sentieri di montagna

Sale l’angoscia per Marino Rabolini, il 71enne di Legnano scomparso ormai da una settimana mentre era impegnato in un’escursione solitaria sulle Alpi Biellesi. Ex dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Legnano e volto noto per il suo impegno culturale e associativo, Rabolini non ha più fatto ritorno da una camminata programmata lo scorso fine settimana.

Le ricerche, attivate immediatamente, proseguono senza sosta, ma finora non hanno portato a nessun risultato concreto. Anche venerdì 18 luglio squadre del soccorso alpino, elicotteri e volontari sono stati impegnati in quota, ma ancora una volta le operazioni si sono concluse al tramonto senza esito. In serata è arrivato anche un appello dal CAI di Borgosesia: «Se qualcuno lo ha incontrato, contatti subito le forze dell’ordine».

Le uniche tracce: l’auto e il cellulare

L’unico punto certo resta il ritrovamento della sua Honda Jazz nel parcheggio della Casa del Pescatore, punto di partenza per vari itinerari verso la vetta del Cravile (2.384 m), la meta presumibile dell’escursione. L’ultimo segnale del suo cellulare è stato agganciato tra la valle Cervo e la Valsessera, zona ora perlustrata intensamente da giorni.

Due le ipotesi principali ricostruite dagli esperti: Rabolini potrebbe aver seguito il sentiero classico verso Bocchetto Sessera, Monticchio e poi fino alla vetta delle Guardie e al Cravile, un percorso impegnativo con tratti rocciosi e corde fisse. In alternativa, potrebbe aver optato per il percorso che attraversa gli alpeggi Piovale, Isola di Sotto e Isola di Sopra, sempre diretto verso la Bassa della Cavallina.

Legnano in ansia

A Legnano cresce la preoccupazione. Rabolini è conosciuto e stimato non solo per il suo passato in Comune, ma anche per le iniziative culturali come “Vinyl Tales”, promossa in biblioteca, e per il suo costante impegno nel Club Alpino Italiano, dove è attivo sia nella sezione di Legnano sia in quella di Varallo.

Nei prossimi giorni si deciderà se riorientare le ricerche o valutare nuove strategie. Intanto, la speranza resta viva, anche se il tempo che passa rende sempre più incerto l’esito di questa drammatica vicenda.