Brutto sabato pomeriggio per la Pro Patria. Nel match della decima giornata del campionato di Prima Divisione i biancoblù vengono sconfitti 2-0 allo “Speroni” (1’ Merini, 43’ Geroni) dal fanalino di coda Carrarese. Una sconfitta del tutto inaspettata, maturata al termine di una gara dominata nel primo tempo dai toscani di Remondina (all’esordio sulla panchina della Carrarese dopo l’esonero di Braghin). Un po’ più vivace e anche sfortunata la Pro Patria nella ripresa (due pali colpiti) ma resta lo sconcerto per una prova decisamente sottotono da parte dei tigrotti al cospetto di una Carrarese che non vinceva in campionato dal 5-0 rifilato al San Marino alla prima giornata. E alla fine dagli spalti piovono anche i fischi.
Ampiamente rimaneggiate le due formazioni. Colombo deve rinunciare agli infortunati Nossa, Mignanelli, Giorno, Ghidoli e, in extremis, anche Andreoni, che si è sentito poco bene prima della gara. Il portiere Messina, non al meglio, parte dalla panchina. Biancoblù in campo con Feola tra i pali, difesa a quattro con Spanò sulla destra, Taino sull’out opposto, De Biasi e Polverini al centro; a centrocampo Calzi è al centro supportato da Bruccini a destra e Siega a sinistra: Giannone agisce dietro le punte Serafini e Mella. Tante assenze (ben 7) anche nei marmiferi, schierati da Remondina con un 4-3-3 che prevede in avanti il tridente formato da Beltrame, Merini e Mancuso.
Pronti, via e la Carrarese è già in vantaggio: Geroni batte una punizione dalla destra, la difesa biancoblù si fa sorprendere e Merini insacca di testa alla sinistra di Feola. Chi si aspetta una pronta reazione dei tigrotti rimane deluso: la squadra di Colombo è spenta e con poche idee, mentre gli apuani, al contrario, brillano per aggressività e intraprendenza. Al 6’ ancora Merini si rende pericoloso con un destro dall’interno dell’area: la palla si spegne sul fondo. È una Pro Patria che ha sbagliato completamente l’approccio e anche il pubblico dello “Speroni”si spazientisce: più volte
gli ultras chiedono alla squadra di tirare fuori gli attributi (eufemismo). Ma è sempre e solo la Carrarese a creare a pericoli. Al 39’ Beltrame semina il panico in area biancoblù dopo un’azione personale in contropiede senza però riuscire a concretizzare. Ma è solo l’antipasto del raddoppio che arriva al 43’: Mancuso sfrutta un’incertezza di Spanò, recupera il pallone e lo serve a Geroni che insacca con una precisa conclusione sotto la traversa. Il primo tempo si chiude sullo 0-2 e dagli spalti dello Speroni piove qualche fischio (oltre al coro “Andate a lavorare” intonato dagli ultras).
In avvio di ripresa la Pro Patria è più intraprendente e al 5’ Mella sfiora il gol con una bella girata di sinistro che manda la palla a stamparsi sul palo alla destra di Nodari (fuori causa nell’occasione).
Al 14’ ancora Carrarese pericolosa con Mancuso che parte in contropiede sul filo del fuorigioco ma non riesce a concretizzare anche perché è ben contrastato da Spanò. Al 16’ Colombo getta nella mischia la punta Moscati al posto del difensore Spanò e l’assetto della Pro Patria diventa decisamente a trazione anteriore con tre attaccanti (Moscati, Serafini e Mella) e un trequartista (Giannone) contemporaneamente in campo. Risultati tangibili però, non se ne vedono e al 27’ Mella lascia il posto al centrocampista Casiraghi. Al 32’ Giannone impegna Nodari con un sinistro al fulmicotone da fuori area. Ma la Pro Patria oggi non è neppure fortunata: al 36’ Bruccini lascia partire un bolide da fuori area, Nodari non ci può arrivare ma la palla si stampa sulla traversa: è il secondo legno colpito dai biancoblù dopo quello di Mella. Dopo il fischio finale di Lacagnina i giocatori biancoblù vanno a parlare qualche minuto con gli ultras sotto i popolari scoperti: i tifosi hanno chiesto alla squadra di cambiare atteggiamento. Dopo il chiarimento è partito il coro “Onorate la nostra maglia”,
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