SARONNO È stato lo spirito d’osservazione di un anziano a mandare in fumo i piani della banda di ladri che si preparava a clonare decine di bancomat di ignari saronnesi. I malviventi sono entrati in azione nel cuore della notte tra venerdì e sabato scorso: dopo essersi accertati che nei dintorni non ci fosse nessuno, hanno posizionato una banda di plastica sulla parte alta dello sportello automatico della Banca Popolare di Lodi di via Roma.
In realtà non si trattava solo di una banale striscia di plastica perché nella parte centrale, proprio sopra la tastiera, c’era una microtelecamera. È un dispositivo simile a quello montato sui telefonini cellulari e dotato di una lente delle dimensioni della punta di uno spillo. L’obiettivo dei malviventi era, infatti, quello di filmare i correntisti della banca mentre prelevavano. In particolare puntavano a catturare le immagini delle dite mentre digitavano il codice segreto. Per completare l’opera hanno anche aggiunto uno speciale lettore davanti alla fessura in cui viene inserita la tessera bancomat. In questo modo i ladri potevano clonare anche la banda magnetica e replicare perfettamente la carta.
Un’operazione che però è fallita quando, poche ore più tardi nel primo pomeriggio, si è presentato allo sportello un pensionato 64enne. Il saronnese stava per inserire il proprio bancomat quando si è accorto che lo sportello era diverso dal solito e così invece di prelevare il denaro si è recato nella vicina stazione dei carabinieri di via Manzoni. Ascoltate le perplessità dell’anziano i carabinieri sono subito andati ad effettuare un sopralluogo. Ispezionando il bancomat hanno trovato e rimosso con facilità la banda di plastica e il lettore. Si trattava di dispositivi piuttosto precisi ma la mimetizzazione con lo sportello era stata fatta in modo grossolano, tanto da destare subito i sospetti del pensionato. I carabinieri hanno posto sotto sequestro i materiali avviando le indagini per cercare di risalire ai responsabili dell’operazione.
Secondo le ricostruzioni la banda avrebbe agito nella notte tra venerdì e sabato certi che nessun dipendenti dell’istituto di credito avrebbe controllato lo sportello almeno per un paio di giorni. Al momento non risulta che vi siano delle carte clonate anche perché tutto il materiale utilizzato per il colpo è in possesso dei carabinieri. Un episodio analogo era avvenuto anche nell’agosto 2008: in quell’occasione a dare l’allarme era stato un correntista 50enne insospettito dalla lentezza con
cui la tessera veniva “letta” dallo sportello automatico. Contattati dal cittadino i carabinieri avevano recuperato una microcamera con tanto di chiavetta usb per memorizzare le immagini e una tessera elettronica per clonare le bande magnetiche. Appena prima di Natale, un saronnese si è ritrovato un salatissimo conto in regali di Natale che non aveva mai acquistato. Qualcuno dopo aver clonato il suo bancomat era andato a fare shopping collezionando oltre 5 mila euro in scontrini.
f.tonghini
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