«In mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati» sugli spazi a pagamento contraddistinti dalle strisce blu. Lo ha stabilito un giudice di pace di Fondi, comune italiano di 39.773 abitanti della provincia di Latina.
La tesi del giudice di Fondi sarebbe rafforzata dal fatto che la legge di stabilità dello scorso anno ha deciso che, dal primo luglio scorso, i dispositivi di controllo della sosta debbano essere abilitati per i pagamenti con bancomat e carte di credito. La sentenza di Fondi potrebbe diventare «pilota» e altri automobilisti potrebbero impugnarla qualora fossero multati in una strada dove non vi è il parcometro che legge bancomat e carta di credito.
A Varese ci sono in totale 74 parcometri. Ventisette sono quelli vecchi di modello DG4, che consentono di pagare il ticket della sosta solo con le monetine. La maggior parte dei parcometri (47), invece, è costituita da nuovi dispositivi (4 di modello Strada ad energia solare e 43 di modello Stelio ad energia solare) che permettono il pagamento con bancomat e carta di credito. I nuovi parcometri sono installati in 33 punti della città, tra cui piazza della Motta, piazza Ragazzi del 99, piazza XX Settembre e piazza Monte Grappa.
Forse non tutti sanno che, dall’ottobre scorso, è attivo il servizio «io pago con Pyng» di telapass con il quale è possibile il pagamento della sosta tramite App per Ios, Android e Windows Phone. L’App consente all’automobilista di impostare la durata della sosta e di posticiparla fino alla durata massima consentita nella via o nella piazza, pagando frazioni orarie.
Gli ausiliari della sosta verificano in tempo reale la regolarità del pagamento. Nello specifico, viene ritenuto valido il pagamento della sosta da parte dell’utenza purché sia applicato in modo ben visibile – verso l’esterno sul parabrezza del veicolo – il tagliando che identifica l’utilizzo del sistema «Io pago la sosta con Pyng». In caso contrario il veicolo viene considerato non in regola.
Nonostante queste migliorie, «oltre il 90 per cento dei pagamenti a Varese avviene ancora con la moneta – afferma Franco Amedeo Taddei, il presidente di Avt – Tutti i vecchi parcometri sono in fase di sostituzione con impianti nuovi (manca da sostituire circa un terzo dei dispositivi della città, ndr). Il futuro, a mio modo di vedere, passa attraverso i pagamenti con le App». Per quanto riguarda la sentenza di Fondi: «Non sono assolutamente preoccupato».