Un caos del genere non l’avrebbe immaginato nessuno. Invece, succede quel che sta succedendo. Da varesini, meglio così. L’inconsistenza che c’è dietro la squadra si è svelata per quella che è. La truppa ha fatto capire di essere sola con se stessa. E, come a questo punto è giusto che sia, ha deciso che era meglio continuare con Bettinelli, nonché volere che Lele Ambrosetti tornasse al suo posto. In un certo senso, è lo strenuo tentativo della squadra di mettersi al riparo da beghe che non la riguardano. In quest’ottica è la vittoria – se di Pirro lo vedremo – di chi vuole ancora che il campo dica la sua, che la salvezza si giochi sabato dopo sabato novanta minuti per volta. Non sulla scrivania del sindaco o nei caveau delle banche svizzere. Funzionasse, sarebbe una lezione grande così. È un aspetto della vicenda, certo, perché se il Varese fallisce il campo può raccontare ciò che vuole. Però, è un tentativo così straordinario che è impossibile non appassionarsi a questa storia. Che recita a grandi linee come segue: restiamo in B sul campo, con tutte le nostre poche forze; per farlo, c’è un solo uomo che fa
al caso nostro: si chiama Stefano Bettinelli.Il fatto che sia varesino è un aspetto essenziale, ma è un aspetto. In questa corsa contro il destino, conta e parecchio il fatto che Bettinelli sia un tecnico che sa dove-come-quando metter mano al motore. In questo momento, il gruppo ha bisogno di certezze che non ha e solo Bettinelli può provare a restituirgliele. Perché il mister è un uomo semplice che non pretende di vedere il lato oscuro della luna o di vendere il ghiaccio agli eschimesi. E questo è un tratto tipicamente varesino. Se dobbiamo naufragare, la cosa migliore è farlo con gli uomini in cui abbiamo la speranza di riconoscerci.Questo è un momento in cui il caos va guardato dritto negli occhi; perché altrimenti va a finire che ti sommerge. Bettinelli il varesino dovrà fare come il marinaio di quella novella di Poe, che si trova nel gorgo e, invece di disperarsi, comincia a notare che ci sono oggetti che risalgono in superficie. Alla fine la sfanga e può guardare il caos dall’alto in basso.Quando poi racconta la sua avventura alla locanda, nessuno gli crede. Caro mister, se riuscirete a salvarvi nessuno crederà che sia stato possibile.