Se rete 55 festeggia lo facciamo anche noi

L’editoriale del nostro Francesco Caielli

Il giornalismo locale a volte riesce a tirare fuori il peggio. Ripicche, frecciate, invidie, scorrettezze e pugnalate alla schiena. Ci hanno detto che funziona così, che la concorrenza non ammette pietismi. Invece bisognerebbe avere la forza e l’umiltà, anche (anzi, soprattutto) a livello locale, di ammettere quando un altro, magari un tuo “concorrente” (parola orribile) fa qualcosa di bello. Tirare su il telefono e fargli i complimenti.

E allora, eccoci qui. Rete 55, nel mese di dicembre, ha fatto registrare i dati più alti nella storia dell’emittente: quasi 1 milione e 300 mila contatti. Tanta roba, insomma. E allora, complimenti. Complimenti al direttore Matteo Inzaghi: uno che non ha paura di metterci la faccia, anche quando c’è da pestare i piedi o prendere posizioni forti e scomode (posizioni che a volte non ci hanno trovato d’accordo, ma che non sono mai andate oltre il limite della correttezza). Uno che non le manda a dire, e già solo per questo ci piace perché lo vediamo simile a noi.

Ma un risultato così non viene mai raggiunto da una persona sola, mai: nemmeno in questo caso. Dietro, spesso all’ombra e spesso in silenzio, c’è sempre una squadra che lavora e funziona. E allora complimenti anche a voi, ragazzi di Rete 55. L’amore per la vostra professione e quello per il vostro territorio traspaiono da quello che fate. Continuate così, continuiamo così: confrontarsi, parlarsi, discutere, litigare e appassionarsi. Il sale di questo mestiere, e insieme la sua bellezza, stanno anche nella capacità di gioire per un successo. Pure se non è il tuo.