Sea, maxi rimborso ai dipendenti: 2.000 euro per la sanificazione dei dispositivi di protezione

Accordo con Cub Trasporti: oltre 1.500 lavoratori riceveranno 17,50 euro al mese per dieci anni di spese non rimborsate.

MALPENSA – Un rimborso da circa 2.000 euro a testa per oltre 1.500 lavoratori Sea di Malpensa. È il risultato dell’accordo siglato oggi, venerdì 1º agosto, tra Cub Trasporti e l’azienda aeroportuale, al termine di una lunga vertenza sui costi sostenuti dai dipendenti per la sanificazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) utilizzati negli ultimi dieci anni.

Il rimborso sarà riconosciuto per ogni mese in cui il dipendente ha registrato almeno un giorno di presenza lavorativa, con l’eccezione del periodo da marzo 2025 in avanti, quando Sea ha avviato il lavaggio aziendale dei DPI. Trattandosi di una somma risarcitoria, l’importo non sarà tassato e verrà versato direttamente sul conto corrente dei lavoratori, presumibilmente tra ottobre e novembre. Prima, sarà necessario firmare i verbali di conciliazione, le cui procedure prenderanno il via a fine settembre.

Cub Trasporti rivendica il risultato ottenuto: «Dopo mesi di lotta, spesso da soli, abbiamo costretto Sea a risarcire chi ha sostenuto costi per la sanificazione dei DPI», afferma il sindacato. Tuttavia, l’attenzione resta alta: «Ora bisogna garantire che il lavaggio degli indumenti da parte dell’azienda sia svolto con regolarità e nel rispetto delle norme».

L’intesa prevede anche che, all’inizio del 2026, le parti si incontrino per fare il punto sulla gestione aziendale della sanificazione. Cub Trasporti denuncia che alcuni indumenti continuano a non essere consegnati, che la frequenza dei lavaggi è insufficiente (1-3 volte l’anno), e che le operazioni di ritiro e consegna degli indumenti puliti devono avvenire durante l’orario e nei luoghi di lavoro.