Seicento euro e cinque magliette Per duemila chilometri in Vespa

VARESE Farà 2.539 chilometri sulla Vespa 125 Primavera di papà. Un mezzo del 1978 restaurato, ma con il motore originale. «Parto con 600 euro in tasca. L’unica cosa che so fare senza l’aiuto del meccanico è cambiare i freni della frizione, quindi incrocio le dita sperando che vada tutto bene» racconta Enrico Pavesi, il protagonista della spedizione. Il nome intero è Enricomaria, ma si fa chiamare Enri, diminutivo scritto in calce anche sulla Vespa. Ha ventuno anni. Si è diplomato al liceo artistico Frattini e ha concluso da poco la scuola di arte e messaggi di Milano. Vive a Masnago, al Faido, e da grande vuole fare il graphic designer, professione in cui si è già misurato collaborando alla realizzazione di alcune campagne pubblicitarie.«Per me questo è il viaggio della libertà – dice – Voglio andare in giro da solo, esplorare posti, conoscere persone, vedere pub, panorami, assaggiare cibi nuovi». La Vespa è già pronta. Tenda e sacco a pelo sono legati sul portapacchi. La ruota di scorta è coperta con l’originale copriruota di peluche leopardato. A tagliare il vento c’è una sorta di Sirena-portafortuna, come quella che si mette sulla prua dei vascelli, ma (ovviamente) più piccola. Immancabili i clacson a trombetta. Lo zaino è leggero: contiene solo cinque magliette e

tre paia di pantaloni «perché non c’è nulla che non si possa lavare in campeggio»; una pentola, un fornellino, un piatto, un coltello, una forchetta e l’equivalente di venti euro in cibo in scatola, pastasciutta e sughi già pronti (tra cui l’immancabile crema di funghi). Il viaggio si svolgerà prevalentemente in Italia, con sconfinamenti in Svizzera, Austria e Francia. La prima tappa del viaggio sarà Courmayeur. E poi via per Cuneo, Savona, Viareggio, Città di Castello, Rimini, Treviso, Cortina d’Ampezzo, Caspoggio, etc. Durante il percorso Enricomaria (membro del Vespa Club Insubriaconi) incontrerà altri vespisti. In particolare, in Val Camonica, verrà organizzata una serata in cui il giovane mostrerà le foto del suo viaggio. «Amo la fotografia, è il mio passatempo – racconta – Farò tante foto, ma soprattutto collezionerò curiosità. Ho una certa predisposizione a incontrare strani personaggi». Come lettura Enrico porterà qualche rivista di fotografia. E se rimarrà uno spazio libero nello zaino anche “Lo zen e l’arte della manutenzione della bicicletta” di Pirsing. Così, se qualcosa andrà come non era stato programmato, la prenderà con filosofia. Domani la partenza. Il ritorno è previsto per il 3 agosto, salvo contrattempi o cambi di programma. Unica certezza: alla fine del viaggio telaio della Vespa sarà coperto di adesivi, uno per ogni località visitata.

s.bartolini

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