Cardano al Campo – Quello registrato nella notte tra giovedì e venerdì a Cardano, con una vera e propria aggressione verbale nel cuore della notte davanti all’abitazione dell’a ex e relativo tentativo di introdursi a forza in casa di lei, è soltanto l’ultimo caso.
Che le denunce per reati persecutori sia in aumento costante lo certificano i dati di carabinieri e polizia. Lo stesso Francesco Dettori, procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, ha più volte sottolineato il fatto «dell’accrescimento del numero di reati di questa natura» nel corso delle annuali relazioni in merito all’attività della procura di cui è alla guida. Solo negli ultimi sei mesi (nel solo sud della provincia) si è superata la ventina di denunce; un numero decisamente rilevante. Nella maggior parte dei casi lo stalker è un uomo, ex marito o ex fidanzato che sia, con età che può spaziare dai 25 ai 61 anni. Il reato, però, è trasversale: seppur in percentuale minore anche le donne sanno dar prova di sapere come si perseguita qualcuno sino a limitarne la libertà personale ingenerando fenomeni quali ansia, paura, sudditanza psicologica.
Uno dei casi più eclatanti coniugava poi il sesso femminile della stalker con un particolare grado di parentela con la vittima: a Saronno una donna è stata denunciata dai carabinieri per aver stalkerizzato la figlia. Alla madre in questione non piaceva il compagno della figlia ed era arrivata a manifestare questa sua aperta ostilità in modo ossessivo perseguitando la ragazza affinchè interrompesse la relazione. Alla vittima non è rimasto altro da fare che denunciare l’accaduto ai carabinieri. In parecchi casi, inoltre, lo stalker è recidivo come nel caso dell’operaio cardanese arrestato l’altro ieri notte: i carabinieri era già intervenuti lo scorso gennaio a causa delle continue minacce alla ex. L’ultimo episodio di un incubo durato un anno si è risolto con l’arresto.
p.rossetti
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