Separate dopo 48 ore di intervento: a Monza un’operazione eccezionale su due gemelle siamesi unite per la testa

Solo una delle bimbe sopravvive: per lei inizia un nuovo cammino. Il caso rarissimo trattato al San Gerardo grazie a un’equipe multidisciplinare

Un intervento chirurgico raro, complesso e straordinario è stato portato a termine all’ospedale San Gerardo di Monza, dove un’équipe medica ha separato con successo due gemelline siamesi senegalesi di due anni e mezzo, unite per la testa. Le bimbe presentavano una fusione cranio-encefalica, con un’estesa connessione tra ossa, tessuti cerebrali e sistema vascolare.

L’intervento è durato 48 ore. Al termine, una delle due gemelle, la piccola T., non è sopravvissuta alla fase finale. L’altra, D., è ora ricoverata in terapia intensiva neurologica: le sue condizioni sono in miglioramento e, per la prima volta, potrà iniziare un percorso di autonomia motoria.

«Anche nel dolore per la perdita di T., la dedizione dei medici ci ha dato forza. Lo staff è diventato una famiglia», hanno raccontato i genitori, visibilmente commossi.

Un caso eccezionale a livello mondiale

Quello affrontato a Monza è un caso di gemelli craniopagi, una condizione che si verifica in circa 1 nascita ogni 2,5 milioni. Dal 1950 a oggi si contano meno di 60 interventi di separazione, e solo una quindicina hanno riguardato forme verticali totali come quella delle due sorelline. L’ultimo caso simile in Italia risale al 2017, all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Un percorso lungo dieci mesi

L’intervento rappresenta la conclusione di un percorso durato dieci mesi, scandito da fasi progressive di separazione cerebro-vascolare e da una ricostruzione multi-tissutale estremamente complessa. A renderlo possibile è stata una rete di eccellenze lombarde e la collaborazione di specialisti statunitensi ed europei. Il team ha lavorato con simulazioni 3D virtuali, coordinando neurochirurghi, anestesisti, neuroradiologi, rianimatori e specialisti in chirurgia plastica.

L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ha voluto ringraziare il San Gerardo e i partner coinvolti: Istituto Besta, Policlinico di Milano e Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Un progetto umanitario

Il viaggio delle gemelle in Italia è stato possibile grazie alla Smile House Fondazione ETS e alla World Craniofacial Foundation, che hanno scelto il San Gerardo per la sua alta specializzazione in ambito neurochirurgico. Il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando l’umanità e la professionalità dei medici.

Ora, a D. spetta il compito di vivere anche per la sorellina: un cammino difficile, ma aperto alla speranza.