– Favori sessuali per non ostacolare le attività commerciali delle presunte vittime. É , 45 anni di Besozzo, commissario in seno al comando delle polizie locali del Medio Verbano, il funzionario arrestato l’altro ieri dai carabinieri di Luino con le accuse di violenza sessuale, tentata concussione e stalking con l’aggravante dell’abuso di potere.
Giuliani, arrestato alle 10 dell’altro ieri proprio al comando di Cittiglio, operava nell’ambito della polizia annonaria e aveva quindi frequenti contatti con i commercianti degli undici Comuni che compongono il consorzio.
«L’indagine è partita proprio da questo ufficio – ha detto ieri il comandante- Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni da cittadini che ci hanno fatto ipotizzare che vi fosse una situazione anomala. Abbiamo immediatamente dato il via agli accertamenti».
L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero di Varese , ha visto in campo i carabinieri di Luino: «Che da noi hanno avuto la massima collaborazione – ha aggiunto , sindaco di Brenta e presidente del consorzio – Vogliamo che questo sia chiaro.
É stato un periodo difficile, si è agito con la massima riservatezza affinché le indagini non fossero danneggiate. Oggi siamo in presenza di elementi certi su fatti di una gravità estrema».
Per ora le vittime presunte sono due. La procura, però, starebbe allargando l’inchiesta facendo verifiche anche su altre situazioni.
É ancora Ballardin ad affrontare il tema con trasparenza: «La nostra solidarietà alle vittime è incondizionata. Mi preme fare un appello in questo frangente: se c’è qualcuno che crede di essere stato vittima di un illecito in quest’ambito, si faccia avanti. Denunci tutto e ci contatti. Troverà in questa struttura il massimo sostegno, un appoggio incondizionato da parte della struttura. Siamo accanto ai cittadini».
La vicenda è particolarmente delicata. «L’indagine è partita circa otto mesi fa», ha spiegato Bezzolato. Per l’autorità giudiziaria, che ha chiesto un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Giuliani, il commissario approfittando del suo ruolo avrebbe costretto le due presunte vittime a subire diversi incontri sessuali con la minaccia che, in caso di rifiuto, avrebbe creato loro problemi, sino anche alla chiusura, alle loro attività commerciali.
«Aveva compiti di polizia annonaria – ha detto Bezzolato – In quest’ambito eseguiva anche controlli in seno alle attività commerciali. Preciso che l’indagine è stata complessa perché non siamo in presenza di un incompetente che negli atti compiva errori. É sempre stato molto attento».
«Il Consorzio è pronto a costituirsi parte civile al processo – ha detto Ballardin – Questa è un’ottima struttura che agisce con efficienza per la tutela della sicurezza dei cittadini. Una sola mela marcia non deve rappresentare l’ottimo lavoro svolto da funzionari onesti e attenti. Stiamo inoltre valutando provvedimenti disciplinari. Certamente l’arrestato non tornerà ad operare in ufficio sino a quando la sua posizione non verrà processualmente chiarita».