Sesto Calende, l’addio commosso a Domenica Russo: “Una maestra di vita che sapeva regalare sorrisi”

Folla di alunni, colleghi e istituzioni per i funerali della docente vittima dell’incidente sulla Pedemontana. Palloncini e una maglia del Napoli per salutare “Nika”.

Un cielo azzurro, attraversato da nuvole leggere come a giocare a nascondino, ha accompagnato l’ultimo saluto a Domenica Russo, conosciuta da tutti come “maestra Nika”, morta tragicamente a 43 anni nell’incidente avvenuto a bordo di un autobus sulla Pedemontana. In chiesa, a Sesto Calende, l’azzurro è tornato ancora, questa volta con la maglia numero cinque del Napoli, simbolo di una passione che la giovane docente avrebbe sicuramente condiviso ancora a lungo con chi la conosceva.

Una chiesa e una piazza gremite per Nika

La chiesa di San Bernardino e l’intera piazza antistante si sono riempite di persone, in un silenzio carico di dolore e rispetto. Presenti familiari, colleghi, amici, alunni delle scuole di Ranco e Cazzago Brabbia, dove Nika insegnava, e rappresentanti delle istituzioni, tra cui diversi sindaci in fascia tricolore e il prefetto. Un’intera comunità, quella del Varesotto, si è stretta per rendere omaggio a una donna che ha lasciato un segno indelebile nella scuola e nel sociale.

“Vola in cielo con i tuoi supereroi”

Fiori, gonfaloni e palloncini bianchi hanno avvolto la bara durante la cerimonia, che si è conclusa con il commovente lancio verso il cielo accompagnato dalla scritta: «Vola in cielo con i tuoi supereroi».

Nell’omelia, don Luciano Andriolo ha ricordato Nika come «una figlia, una mamma, un’amica, una sorella, una persona che sapeva donare sorrisi e attenzione, che progettava con entusiasmo per arricchire la vita dei ragazzi, non solo di nozioni ma anche di valori».

Il dolore della figlia e la forza dell’amore

Momento di grande intensità è stato l’intervento di Alessandra, la figlia adolescente, che ha scelto di parlare spontaneamente:

«Non le ho detto tante volte “ti voglio bene”, forse per vergogna. Ora capisco quanto sia importante vivere ogni istante con chi amiamo. Oggi so che posso contare su tutte queste persone, anche se non le conoscevo prima».

Il ricordo delle istituzioni e della scuola

A ricordare Domenica anche il sindaco di Sesto Calende, Elisabetta Giordani, che ne ha sottolineato l’impegno nel sociale già dai tempi del servizio civile e la dedizione assoluta alla scuola:

«La sua morte, avvenuta durante una giornata di festa come la gita scolastica, ha lasciato tutti sgomenti. Ai suoi alunni, che hanno perso una guida, spetta ora un difficile percorso di elaborazione. A noi adulti il compito di sostenerli».

Le colleghe della primaria di Cazzago Brabbia hanno voluto salutare la maestra leggendo i versi di Wislawa Szymborska, gli stessi scelti da Nika per la Giornata della Poesia: un omaggio alla sua anima sensibile e alla sua energia contagiosa, «un vulcano di vita, perché vera napoletana».

Nella commozione generale, resta il ricordo luminoso di una donna capace di unire mondi diversi, di educare, sostenere e far sorridere: una maestra nel cuore di tutti.