Finita la tregua estiva imposta dalla legge, tornano gli scioperi nel settore dei trasporti. Il primo a fermarsi sarà il comparto ferroviario, con l’astensione di 21 ore proclamata dal Sindacato Generale di Base dalle 21 di giovedì 4 alle 18 di venerdì 5 settembre. Coinvolti i servizi merci e passeggeri, compresi i treni regionali, suburbani e il Malpensa Express di Trenord.
Secondo la nota dell’azienda, giovedì 4 circoleranno i treni con partenza entro le 21 e arrivo entro le 22; venerdì 5 saranno invece garantite alcune corse nelle fasce protette 6-9 e, nel pomeriggio, dopo le 18. In caso di cancellazioni per i collegamenti aeroportuali, saranno attivati bus sostitutivi senza fermate intermedie da Milano Cadorna e da Stabio verso Malpensa. Anche Trenitalia e Italo hanno pubblicato la lista dei treni a lunga percorrenza che resteranno operativi.
Il 6 settembre la protesta si sposterà in cielo, con scioperi di Easyjet e Volotea per tutta la giornata e di WizzAir dalle 12 alle 16. A Milano Linate i lavoratori di Swissport incroceranno le braccia per 24 ore, mentre a Malpensa i dipendenti Dussman (servizi di pulizia) sciopereranno per quattro ore. Stop anche nei servizi di handling e vigilanza in diversi aeroporti italiani, tra cui Roma, Firenze, Pisa, Catania, Lamezia Terme e Reggio Calabria.
Altri scioperi sono già calendarizzati: il 15 settembre nel trasporto pubblico locale a Roma, Toscana e Liguria (inclusa la tramvia di Firenze), il 22 in Emilia-Romagna, e il 26 settembre una nuova mobilitazione nazionale indetta dalla Cub Trasporti, che interesserà personale di terra e di volo, con un nuovo stop annunciato anche da Volotea.