Seviziato dal coach Il giallo del video

BUSTO ARSIZIO Che fine ha fatto il video in cui si vedono le violenze inferte da Maurizio Vismara al giocatore minorenne? È questo l’interrogativo che ha caratterizzato la prima udienza del processo a carico dell’ex allenatore di football americano è accusato di aver seviziato un ragazzo della sua squadra all’aeroporto di Malpensa.

Ieri, nelle aule del tribunale di Busto Arsizio, si è aperto il processo a carico del coach violento. Assieme a Maurizio Visamara sono a processo Valerio Zannotti, ai tempi allenatore in seconda, e due dei ragazzi che assistettero al rito d’iniziazione: Walter Petronaci e Filippo Turrin<+tondo>. Quella di ieri doveva essere una semplice udienza tecnica, per decidere la lista dei testimoni e per la costituzione delle parti civili.

Il clima però si è avvolto di giallo quando l’avvocato Alberto Zanzi, che difende Vismara, ha chiesto informazioni su quel video che mostrerebbe i fatti avvenuti a Malpensa. Girato con un iPhone, il filmato è rimasto su Facebook per un giorno, prima di essere rimosso. Gli inquirenti hanno sequestrato cellulare e computer su cui era caricato il video, ma ieri non si è riusciti a capire se quel video si trovi ancora in memoria.

«Prima di sentire i testimoni visioniamo il video – ha chiesto l’avvocato Zanzi -, a quel punto il processo prenderà una piega precisa. O in un verso o nell’altro». Chi l’ha visto dice, comunque, che la ripresa non mostrerebbe granché. La corte presieduta dal giudice Toni Novik ha deciso che il 30 aprile verranno sentiti i due agenti della polizia giudiziaria di Milano a cui fu dato mandato di esaminare computer e smartphone. Solo a quel punto si deciderà se sottoporre ad esame il materiale.

Vismara è in carcere da novembre del 2011. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesca Parola, ora sostituita in aula dalla collega Raffaella Zappatini, Vismara avrebbe seviziato un ragazzo della sua squadra, ai tempi minorenne, prima di partire per una trasferta. Il ragazzo sarebbe stato fatto sdraiare e abbassati i pantaloni e gli slip al minorenne, Vismara l’avrebbe sodomizzato con la mano. «Solo atti gogliardici» ha sempre detto l’allenatore. Ieri in aula l’avvocato Zanzi ha ribadito il concetto. «L’atto, così come descritto nel capo d’imputazione, non è avvenuto. Siamo distanti anni luce dalla violenza sessuale».

b.melazzini

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