Sfratto agli alberi stranieri In città solo il made in Italy

VARESE I Giardini Estensi tornano all’antichità. L’amministrazione ha infatti deciso di dare il via ad una riqualificazione del parco, eliminando gli alberi «stranieri».Quelli, cioè, che con lo stile di un giardino italiano settecentesco c’entrano poco, anche perché sono stati introdotti solo negli anni Sessanta dalle precedenti giunte. E che, con il passare del tempo, rischiano di rovinare il panorama. Questo il progetto dell’assessorato al Verde Pubblico, che sta procedendo a una riqualificazione completa dei Giardini Estensi. L’assessore Stefano Clerici e il capoattività Pietro Cardani hanno infatti deciso di ripristinare la struttura dei giardini precedente agli anni Sessanta, quando cioè vennero introdotte specie non autoctone. «Tra la fontana e il ninfeo – spiega Cardani – troviamo una doppia fila di libocedrus decurrens, delle conifere americane, che sono specie molto utilizzate nei giardini all’inglese, ma avulsi dal contesto dello stile settecentesco italiano. Si tratta di piante giovani, di massimo 40 anni, che al momento creano solo un piccolo danno alla visuale. Con il passare del tempo, tuttavia, potrebbero oscurare la profondità della visuale da

Palazzo Estense verso il Castellazzo». E quindi la decisione di rimuoverli. Del resto le specie che vengono tutelate nei giardini all’italiana, continua Cardani, sono soprattutto costituite dal tasso, carpino, bosso e ligustro. Una seconda parte della riqualificazione dei giardini prevede il rifacimento del carpineto, ovvero il camminamento ombreggiato che percorre, sui due lati, il parco da Palazzo Estense verso la cima del colle. Camminamento che una volta era collegato, e oggi è diviso in due. Il Comune provvederà a rimuovere dal percorso una serie di basamenti in cemento, che supportavano pali della luce e cartelli, che sono rimasti disseminati come “rifiuti” lungo il percorso. Da tempo, infatti, i pali che sostenevano sono scomparsi. Dai percorsi coperti a quelli senza coperture, che salgono dalla fontana al castellazzo. «Bisogna spianare le salite – spiega l’assessore – che con il tempo si sono deformate, soprattutto in curva».L’ultima parte degli interventi riguarderà la pulizia degli edifici interni al parco che sono stati oggetto di vandalismi con graffiti.Mentre procederà come sempre alla potatura delle piante storiche e censite.

s.bartolini

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