Sgarbi estremo difensore di San Siro: “Demolizione insensata, metteremo il vincolo”

Il sottosegretario alla Cultura continua la sua battaglia per mantenere in piedi lo stadio-monumento: "A Milano non c'è nessuno che abbia detto di volerlo buttare giù e spendere 50 milioni per abbatterlo è davvero assurdo". E su Letizia Moratti: "È la candidatura perfetta per far vincere il centrodestra"

MILANO – La demolizione dello stadio di San Siro è “insensata” e “stiamo preparando un vincolo per tutelare il monumento. L’iter è già partito, a breve lo firmerà il direttore generale del ministero. Da Berlusconi a Salvini, fino a Milly Moratti, a Milano non c’è nessuno che abbia detto di volerlo buttare giù e spendere 50 milioni per abbatterlo è davvero assurdo”. Lo dice in un’intervista a La Repubblica il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

Sarà posto “un vincolo di tutela storico relazionale, articolo 10 del Codice dei beni culturali, che non riguarda l’età del monumento ma il suo valore simbolico, la sua importanza in quanto memoria storica per i tifosi, per Inter e Milan e per Milano”. Il tema delle deleghe “a cui si appella Sala è una fesseria: come sottosegretario posso dare un’indicazione politica che legittima l’azione di una sovrintendenza” precisa il critico. Per quanto riguarda la nomina per la sovrintendenza a Milano “abbiamo già deciso, occorre solo formalizzare la nomina e sarà fatto a breve. Non posso ancora dire il nome, ma garantisco che è una persona rigorosa, dalla severità rinomata. Austroungarica”.

Rispetto alla candidatura di Letizia Moratti per la guida della Lombardia, “Moratti è un piccolo Calenda di Milano, destinato alla sconfitta come Calenda. Lui ha fatto tutto con il Pd e poi se n’è andato; lei è sempre stata nel centrodestra e ora l’ha lasciato e non capisco secondo quale logica una persona di centrosinistra dovrebbe votarla. Prenderà consensi solo dal centro di Milano e da quella borghesia che incarna, non certo a Sondrio, Mantova e Como. Con il supporto della lista Calenda può arrivare al massimo al 13% – sottolinea -. È la candidatura perfetta per far vincere il centrodestra”.