Oltre al calcio giocato, l’argomento che in questi giorni più stuzzica le fantasie e i dubbi dei tifosi del Varese è quello legato a Kadir Sheikh. Che esiste, lo sappiamo: sabato lo abbiamo visto tutti, in tribuna al Franco Ossola. Però forse non basta per scoprire le reali intenzioni e le reali possibilità economiche dell’imprenditore pakistano. Insieme a Marco Bellinazzo, prestigiosa firma del Sole 24 Ore, abbiamo condotto una ricerca per scoprire chi è realmente Kadir Sheikh. Bellinazzo è stato tra i primi a rivelare l’affare Thohir, ed è stato anche uno dei pochi giornalisti italiani a parlare di Sheikh e delle sue calde trattative estive in Spagna. Ha ricevuto tantissime segnalazioni da tifosi e curiosi, e si è messo all’opera.
Il personaggio si sta facendo conoscere, perché già quest’estate era balzato alle cronache spagnole: era interessato all’acquisizione di quote del Saragozza, sembrava a un passo dall’accordo, poi è stato lui stesso a ritirarsi dal tavolo. Poi ha provato ad inserirsi anche nell’acquisto del Mallorca, sempre in Segunda Division. Tutte trattative saltare inspiegabilmente. Negli ultimi giorni, un sito spagnolo riportava l’interesse di Sheikh anche per lo Sporting Gijon, squadra storica asturiana. Si può dire che il soggetto è molto attivo.
Ho fatto un po’ di ricerche, ma devo essere sincero: ho trovato poco. Si dice abbia delle attività in Germania, però non sono riuscito a capire a quale sia il settore in cui opera.
Direi di sì, non c’è molta chiarezza. È difficile stabilire quale base economica abbia a disposizione, quale sia il suo reale patrimonio. E in situazioni delicate come queste è sempre meglio muoversi con tutta la cautela possibile. Perché il confine tra chi fa sul serio e chi vuole farsi pubblicità è molto sottile.
Chi può dirlo? Viste tutte le trattative intavolate e mal concluse, non andrei a occhi chiusi. Unendo tutti i punti, il suo è il più classico modus operandi di chi vuole farsi pubblicità. Però non si sa mai: magari stavolta fa sul serio.
È salutare solo nel caso in cui, per l’appunto, si faccia sul serio, non lo è nel momento in cui si vuole solo speculare. In quest’ultima ipotesi, è consigliabile stoppare tutto subito. L’ultimo caso è stato quello di Tacopina a Bologna: una trattativa ben riuscita con una società che era in crisi. Forse il presidente del Varese rischia di farsi influenzare proprio da quello che è successo a Bologna.
Inizialmente sì: era stato accostato prima al Milan e poi al Valencia. Con gli spagnoli pareva fatta in estate, poi saltò, ora invece hanno chiuso per davvero. Ma la differenza fondamentale è che in questo caso si sa molto di più sull’imprenditore, rispetto a Sheikh. Così come per Thohir, perché le trattative serie prima si chiudono e poi si portano in piazza. Ne escono tantissime di illazioni, e anche un giornalista che le riporta rischia di fare brutta figura.
Di concreto non so nulla. Ma non sono il verbo.