«Show ma non solo Il palco è una seduta dallo psicanalista»

Una “doppia ripartenza” al teatro delle Arti di Gallarate martedì 5 e mercoledì 6 novembre alle 21.

Riparte la stagione teatrale dello storico luogo di cultura cittadino. E apre con la partenza della seconda stagione per il nuovo spettacolo di Gioele Dix, “Nascosto dove c’è più luce”, che proprio alle Arti segna la sua prima tappa. E che nel teatro di via don Minzoni farà anche la prova dello spettacolo nella giornata di lunedì.

Uno spettacolo di cui è lo stesso Dix a parlare.


Nasce dal desiderio di fare uno spettacolo con una sua scrittura un po’ più compiuta rispetto al precedente, che era una carrellata di personaggi, uno “one man show”. Qui ho pensato invece di scrivere una vera e propria commedia in cui il protagonista sono io che metto a nudo i miei pensieri e la mia parte più intima, parlando della condizione dell’attore. Nell’ossimoro, nel paradosso che dà il titolo allo spettacolo c’è la dicotomia degli attori, gran parte dei quali sono schivi, timidi e per i quali a volte questo mestiere complicato è come una terapia che li mette alla prova

Vede, da piccolo avevo il desiderio di fare l’attore, o l’astronauta o il bigliettaio, quella splendida figura che aveva i biglietti di tutti i colori. Poi questo lavoro l’hanno abolito… Diciamo che la vera svolta è stata quando ho scelto fra teatro e psicanalisi: mi sono sempre interessate le teste, i pensieri, i sogni della gente… Il lavoro dell’attore è un po’ essere psicologi su se stessi, ma forse un po’ anche sugli

altri. E “Nascosto dove c’è più luce” è uno spettacolo nel quale, lo vedo dalle reazioni, il pubblico è colpito molto, anche a livello personale, ci trova pezzetti di sé. Uso il palco in una forma quasi da seduta psicanalitica… anche piena di rabbia, con una parte del mio repertorio. Io, alla fine, sono sempre un po’ incazzato, soprattutto in Italia è impossibile non esserlo. Anzi, forse bisognerebbe imparare a esserlo un po’ meno…

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