Si asfalta via Venegoni, si paralizza la città. Traffico nel caos, ieri mattina, per la chiusura del sottopasso ferroviario che collega il centro cittadino con la zona nord di Gallarate.
Annunciato per lunedì, poi spostato a causa della pioggia, ieri si è aperto il cantiere per l’asfaltatura di via Venegoni. Le operazioni hanno richiesto la chiusura della strada, generando però lunghe code durante l’ora di punta del mattino. Dalle 8 fino a dopo le nove, infatti, il traffico proveniente da Busto Arsizio e diretto a Varese è rimasto letteralmente paralizzato.
La coda iniziava in piazza Risorgimento, proseguiva per via XX Settembre e via Borghi, fino ad arrivare ben oltre il semaforo di viale Milano. Anche le auto provenienti da via Torino hanno avuto più di una difficoltà a svoltare a sinistra in direzione del centro cittadino.
Per contribuire a rendere più scorrevole il traffico, l’amministrazione ha anche disattivato i due semafori pedonali installati in via Borghi e in via XX Settembre. Ma nemmeno questo ha contribuito a snellire il traffico, rimasto caotico fin dopo le nove del mattino.
«Un disastro», l’accusa di (Forza Italia), «ci sono passato anche io. Ho fatto la coda e ho imprecato come tutti gli automobilisti». L’ex assessore ai Lavori pubblici non risparmia le critiche per la gestione del cantiere.
«In estate hanno asfaltato le vie periferiche, quando sarebbe stato più importante concentrarsi sulle zone centrali quando il flusso di traffico è minore». Ovvero con le scuole chiuse. E quando chi può permetterselo è in vacanza.
Ancora meglio, «qui bisogna lavorare di notte». Ipotesi che era stata presa in considerazione per via XX settembre, ma che poi è stata accantonata. Motivo? Far lavorare gli operai in orario notturno costa di più. «Non possono bloccare la città per quattro lire», incalza Simeoni, «hanno un avanzo di amministrazione, investano questi soldi per agevolare i cittadini».
I quali, invece, ieri hanno avuto a che fare con una lunga coda: «erano tutti arrabbiati perché stavano facendo tardi al lavoro, è stato un disastro. Ma questi (la giunta, ndr) dove stanno con la capoccia?». Alla domanda dell’esponente dell’opposizione, il responsabile dei Lavori pubblici ribadisce di averla ben salda sulle spalle. «Siamo intervenuti in questo momento perché potevamo farlo ora. In estate siamo intervenuti su altre strade del centro».
Ma allora perché non lavorare in via Venegoni dopo aver asfaltato via Borghi e via XX Settembre? «Perché l’azienda impegnata in questi giorni è diversa». Barban ricorda come le piogge estive abbiano rallentato i lavori, ritardando la conclusione delle operazioni.
«Perché non l’abbiamo fatto di notte? Costa il 35% in più, avrebbe significato asfaltare 40 strade invece delle 41 che abbiamo sistemato».
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