Invalido di Busto Arsizio è stato raggirato da un giovane di 25 anni che si era finto suo amico e gli avrebbe portato via svariate migliaia di euro tra denaro contante e oggetti preziosi. Sfruttando la leva dell’amicizia, evidentemente solo simulata, il giovane 25 enne si è guadagnato la fiducia della vittima, parzialmente invalido, per insinuarsi nella sua quotidianità e per ottenere i propri favori. Non è ancora chiaro esattezza come si sono svolti i fatti, ma stando a una sommaria ricostruzione della triste vicenda, l’indagato, denunciato a piede libero per circonvenzione d’incapace, originario della Serbia, ma residente in città, è già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti. È finito nei guai nelle ultime ore in seguito a un minuzioso accertamento effettuato dai carabinieri della stazione di Busto Arsizio. Secondo la ricostruzione investigativa, i raggiri sarebbero avvenuto tra il mese di luglio del 2014 e il mese di luglio del 2015. In un anno esatto, lo straniero si sarebbe impossessato di una gran bella fortuna. Forse aveva fiutato la possibilità di arraffare parecchi soldi, tra monili e contanti, tanto da mettere in piedi una sceneggiata degna di un attore. È una storia estremamente triste
che vede il tradimento di un sentimento sacrificato sull’altare dell’avidità. Lo straniero, con una serie di raggiri, avrebbe simulato un rapporto che in realtà non esisteva, o che quantomeno era unidirezionale. L’amicizia è stato solo il tasto che ha innescato un meccanismo truffaldino che si è prolungato per un anno intero. Poi qualcosa è andata storta: forse la vittima ha avuto la forza di denunciare l’accaduto, magari qualcuno nella cerchia delle conoscenza e della famiglia si è reso conto che c’era qualcosa che non funzionava. I carabinieri hanno voluto vederci chiaro, tanto da effettuare delle indagini ancora più approfondite, tese a verificare come si sono svolti effettivamente i fatti. Le indagini, tuttavia, non si fermano a questo punto. L’ipotesi dei carabinieri è che dietro a questa vicenda se ne possano nascondere delle altre molto simili per circostanze. In questo senso, infatti, sono in corso ulteriori accertamenti per accertare se il 25enne si sia reso responsabile anche di altri fatti. Stando alle ricostruzioni dei militari le probabilità che si tratti di un professionista del raggiro sarebbero molto alte, anche considerando che le modalità messe in piedi risultano particolarmente “affinate”, tanto da far ritenere che siano consolidate nel tempo.