«Mi dispiace davvero tantissimo. Ci siamo conosciuti per caso, ma mi mancherà molto».
Si commuove, , quando parla della morte improvvisa di , il playboy della dolce vita, che per qualche mese fu il fidanzato di una delle bellezze più desiderate di tutti i tempi, , e che due giorni fa è morto a Saint Tropez, mentre stava festeggiando con gli amici il proprio compleanno.
Il simbolo di un’epoca, Gigi Rizzi, che ha con Varese un legame particolare: qui, infatti, abita Graci, il cugino della sua ex moglie, amico di lunga data del playboy.
«Ci siamo conosciuti negli anni ’80 – racconta Graci – io ero andato in Argentina a trovare i parenti emigrati laggiù, lui aveva da poco sposato, mia cugina, conosciuta a Buenos Aires, la città che l’ha salvato dallo scandalo che in Italia aveva segnato la fine della sua carriera di imprenditore».
Perché Gigi Rizzi, oltre ad essere l’erede di una cospicua fortuna ed essere una delle star tra gli italiani della Costa Azzurra negli anni ’60, era diventato anche imprenditore, aprendo a Milano e Roma i “Number One”, locali sulla cresta dell’onda.
Ma nel 1972 venne scoperta della cocaina nei bagni del locale di Rizzi, che decise di non affrontare il processo e fuggire in sud America.
Da qualche anno, dopo la scadenza dei termini di prescrizione del reato, Rizzi era tornato in Liguria, con la nuova compagna. Ma non ha mai dimenticato quel cugino di Varese, con cui aveva sempre avuto un ottimo rapporto.
«Sapeva di potersi fidare, sia lui che la sua ex moglie, Stella. Quando nel 2002 l’Argentina dichiarò bancarotta, Stella mi chiamò e mi chiese di aiutare la figlia Cristiana a rifarsi una vita in Italia. E più di una volta suo padre venne a trovarla».
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