«Si sorride e si riflette tra generazioni diverse e il tempo che vola via»

«Ciao, ci vediamo a Varese». Sentirselo dire da Francesco Pannofino, come se fosse un darsi appuntamento tra persone che frequentano gli stessi luoghi da tempo, non ha prezzo. Sì, perché Pannofino, che ormai per i varesini è il Pretore, sarà a Varese domani sera alle 21, sul palco del Teatro Ucc di piazza Repubblica con la commedia “È andata così la vita 2.0” di Giacomo Ciarrapico.


C’è stato un cambio di comunicazione che è avvenuto in pochi anni e quindi si è allargata la diversità tra generazioni. La diversità tra me e mio figlio e più ampia di quella che c’era tra me e mio padre. Quel 2.0 che la gente della mia generazione, dei cinquantenni, fatica a scavalcare. Questo è quello che racconta anche il nostro spettacolo.

Dovrebbe essere migliore, dipende dall’uso che se ne fa, come al solito. A livello di comunicazione è sicuramente migliore, è un’innovazione che ci voleva. Diciamo che se devo fare una ricerca non vado più a sfogliare l’enciclopedia, ma guardo sull’iPhone.

È contemporanea, è una vicenda dei giorni nostri. È una famiglia in cui si affronta un default finanziario perché arrivano delle cartelle esattoriali di multe non pagate e contemporaneamente il capo famiglia vive la crisi del lavoro. Poi ci sono i due figli: la più grande e universitaria e il più giovane ventenne, sembra lo scemo di famiglia, ma poi una sua canzone spopola sul web e potrebbe salvare le sorti di tutti. Ma poi il padre si trova ad affrontare il problema psicologico di farsi mantenere dal figlio.

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