Finalmente quel tanto agognato punticino è arrivato: la Varesina è salva, viva la Varesina.
Il pareggio casalingo contro il Seregno ha ufficialmente posto fine alla tiritera che ormai durava da qualche settimana, certificando la permanenza delle fenici in Serie D.
Una stagione positiva nel complesso, in cui la Varesina ha attraversato diverse difficoltà riuscendo però a raggiungere l’obiettivo stagionale. Il commento finale, come è giusto che sia, lo affidiamo al capitano Max Di Caro: «Da capitano devo fare i complimenti al gruppo, al mister, al direttore sportivo, allo staff e a tutta la società per il lavoro fatto dentro e fuori dal campo. Per una società che non ha mai sbagliato una stagione nelle ultime sei centrando sempre gli obiettivi preposti, è una soddisfazione essere arrivati a tagliare un traguardo così difficile». Come detto, l’ultimo mese è stato il più complesso: «Abbiamo ritardato il raggiungimento dell’obiettivo, però alla fine ci siamo riusciti. Ci si poteva arrivare prima, giocandosi la fine del campionato con più tranquillità, però quando vedi l’obiettivo così vicino dopo tanto tempo ci sta che si stacchi la spina. Spiace un po’ perché la Varesina non ha mai avuto questo tipo di mentalità, in tanti si aspettavano che arrivassimo prima alla salvezza, e forse da qui nasce un po’ di malcontento del mister e della società. Più che altro per alcuni risultati come le sconfitte con il Sondrio, con la Pro Sesto, con il Pontisola. La nostra mentalità accetta la sconfitta, nessuno entra nello spogliatoio con la carabina, però alla squadra è sempre stato chiesto impegno e voglia di lottare, e nelle ultime partite un po’ sono mancate queste caratteristiche».
Un girone logorante come questo, però, può giustificare un calo finale: «Sì, soprattutto quando mantieni la tensione alta per una stagione intera. Normale poi vengano fuori situazioni mentali che ti penalizzano, la squadra però ha affrontato tutte le partite con la massima concentrazione durante l’anno, giocandosela con tutti». Ora, la parola al futuro: «Quest’anno ho pensato esclusivamente a fare il giocatore, quindi non conosco i piani e le ambizioni della società. Però il solo fatto di voler costruire una tribuna da 600 posti presuppone l’intenzione di fare qualcosa di importante e di grande. Di sicuro, sarebbe bello migliorare quanto fatto quest’anno».
A proposito di nuova tribuna, ecco qualche dettaglio in più: «I lavori dovrebbero iniziare già al termine di questa settimana: giovedì disputeremo un’amichevole con il Borgosesia e credo che dopo questo impegno procederanno già a spostare il campo e ad iniziare con i lavori». Ieri intanto è arrivata l’ufficialità dell’arrivo di Mario Belluzzo alla Varesina, come vi avevamo già anticipato nelle settimane scorse su queste colonne: l’ex dirigente ed allenatore del Varese entra a far parte della società con con l’incarico di Direttore Tecnico della Juniores Nazionale e degli Allievi Regionali fascia A.