Siccità in Lombardia, Tavolo regionale per crisi idrica diventa permanente

Sertori: lavoro in sinergia con enti e operatori per affrontare sfide garantendo equilibrio nell'uso della risorsa idrica Rolfi: pressing sul Governo per i risarcimenti, siamo già proiettati ad azioni mirate per il 2023

Si è tenuto in Regione Lombardia il ‘Tavolo per l’utilizzo idrico in agricoltura‘, obiettivo principale: fare il punto sull’andamento della stagione irrigua conclusa e sulle misure adottate per fronteggiare l’emergenza e la crisi idrica, nonché sulla attuale situazione delle risorse idriche e sulle misure per contrastare il ripetersi di tali circostanze.

Situazione attuale

I dati comunicati da Arpa Lombardia confermano una grave situazione di deficit delle scorte idriche rispetto ai dati medi del periodo: le riserve accumulate negli invasi idroelettrici montani e nei grandi laghi regolati sono inferiori del 53% rispetto alla media di riferimento (2006-2020). Alla scarsità di precipitazioni del periodo dicembre 2021-giugno 2022 (di solito ricchi di neve e precipitazioni) si sono associate temperature particolarmente alte nella stagione estiva. Esacerbando una situazione già difficile. In conseguenza, quindi, i danni al comparto agricolo sono stati ingenti.

Rendere Tavolo Lombardia su crisi idrica permanente

“Tutti gli intervenuti – spiega Massimo Sertori su lombardianotizie.online, assessore agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni – hanno accolto positivamente la nostra proposta di far diventare permanente questo Tavolo con lo scopo di condividere con gli operatori, le associazioni di categoria e gli enti interessati le misure che dovranno essere messe in campo nel medio periodo. È necessario fare tesoro dell’esperienza maturata quest’anno. E interrogarci sugli sviluppi futuri nella gestione delle crisi idriche sapendo che non esistono soluzioni semplici ai problemi complessi”.

Sertori: in estate solo 970 milioni di metri cubi di acqua

“Non dimentichiamo – prosegue – che a inizio giugno, in uno dei periodi di massima necessità irrigua, le risorse idriche disponibili in Lombardia ammontavano mediamente a circa 2.200 milioni di metri cubi d’acqua. Mentre quest’anno ce n’erano solo 970 milioni. In sostanza, meno della metà dell’acqua necessaria. Quindi ben vengano i laghi di cava e lo snellimento della burocrazia per i pozzi a uso irriguo. Dobbiamo però puntare anche sull’incremento della fascia di regolazione dei grandi laghi. E, soprattutto, puntare sugli investimenti per l’ottimizzazione e la manutenzione delle infrastrutture e delle reti di irrigazione”.

Maggiori controlli e lotta all’abusivismo

“Colgo positivamente – continua Sertori – gli spunti degli enti e delle associazioni intervenute. Tutti hanno evidenziato la necessità di attuare azioni preventive e strategie di adattamento per mitigare gli effetti di futuri, eventuali periodi siccitosi, e soprattutto di lavorare in sinergia. Lo scopo è garantire il corretto equilibrio nell’utilizzo della risorsa idrica. Inoltre, hanno puntato l’attenzione sulla necessità di una regolazione e di un maggiore controllo nelle aste fluviali. Anche inasprendo la lotta all’abusivismo nel prelievo di acqua dai fiumi. “Su questo punto – conclude Massimo Sertori – dovremo sicuramente lavorare in collaborazione con le province lombarde”.

Rolfi: in agricoltura danni per 417 milioni

“Saremo in pressing sul Governo – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi – per i risarcimenti alle aziende per i danni causati dalla siccità, che ammontano a 417 milioni per la Lombardia, e per l’attivazione delle assicurazioni agevolate, chiedendo anche un impegno a velocizzare l’autorizzazione per i pozzi e i prelievi dalle cave e il monitoraggio costante delle riserve idriche”. “Siamo quindi già al lavoro – aggiunge – per affrontare al meglio la stagione irrigua 2023. Un percorso che svolgiamo insieme a consorzi di bonificaassociazioni agricole e gestori idroelettrici“.

Azioni messe in campo

Unanime è stato inoltre il ringraziamento a Regione Lombardia per le azioni intraprese durante la primavera e l’estate per fronteggiare questa situazione eccezionale. Azioni tra le quali si ricordano la dichiarazione dello stato di emergenza regionale, le discipline sulle deroghe al deflusso minimo vitale e relative al risparmio idrico, nonché gli accordi volontari con gli operatori idroelettrici per il rilascio di acqua dagli invasi a beneficio dell’agricoltura.